Le esperienze sensoriali sono quelle che rimangono più impresse.
Come raccogliere un fiore di Frangipani appena caduto dall'albero, avvicinarlo al viso ed aspirarne a pieni polmoni il profumo, con la consapevolezza che non potrai sentirlo in nessun'altra parte del mondo.
Però, mentre fai questo semplice e delicato gesto, davanti a te, oltre il fiume, si stagliano grattacieli alti come giganti, che incombono su una via piena di localini tradizionali, con le verande sull'acqua e le tende colorate. In lontananza si sentono le prime note che preannunciano una serata di divertimenti, mentre la gente si accinge ad uscire dai luoghi di lavoro per recarsi nei bar e godersi il resto della giornata.
Mi sono avvicinata alla balaustra, ho guardato le navi che scorrevano lungo il fiume ed ho cercato di imprimere nella memoria questo momento che non sarebbe più tornato.
Nulla è più entusiasmante della prima impressione che ti fa una città.
Puoi tornarci tante volte, ma nessuna è intensa come la prima.
Modernità e tradizione plasmano la città
Edifici moderni sorgono accanto a luoghi tradizionali e di culto in gran parte dei Paesi asiatici.
Tuttavia, penso che Singapore rappresenti questo connubio nel modo più elegante, il quale ti accompagnerà lungo l'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Racchiude dentro di sé la vera bellezza.
La zona dei grattacieli è finemente confinata in una zona della città, mentre il resto si snoda tra edifici coloniali e giardini ben curati.
Il fiume su cui si affaccia il paesaggio è la degna cornice per una delle città più belle che abbiamo mai visto.
Singapore non è una città molto conosciuta da noi italiani, si hanno diverse opinioni su di essa, ma tutte molto astratte.
Per quel che abbiamo potuto vedere, è talmente bella, curata, completa, ben gestita ed organizzata che potrebbe essere un meraviglioso posto in cui vivere.
I suoi abitanti sono vestiti bene, acculturati, sfoggiano dispositivi elettronici di ultima generazione.
Da fuori la loro vita sembra davvero perfetta.
Perfetta quanto i giardini che tappezzano la città e che scoprirai fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Se si potesse guardare dall'alto, penso che assomiglierebbe ad un puzzle costituito da pezzi coloratissimi.
La quantità di natura di questa metropoli ha dell'incredibile.
Il fiore nazionale è l'orchidea rosa e se ne vedono in ogni angolo.
Sembra davvero il paradiso.
Conosciamo meglio Singapore
Singapore è una città-Stato, tanto piccola come estensione quanto grande come potenza.
Si trova sulla punta della penisola della Malesia ed è formata da una grande isola contornata da tante più piccole.
Nel 1819 la Compagnia inglese delle Indie orientali arrivò a Singapore, il quale era poco più di un semplice villaggio. Nel 1936 ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna e fu annessa alla Federazione malese. Diventò una nazione totalmente indipendente nel 1965.
L'economia di Singapore è una delle più floride al mondo, grazie anche alla sua posizione strategica nel Sud-est asiatico ed all'intensa attività che passa per il suo porto.
Di nuovo torniamo a parlare di quanto ci abbia colpito l'aspetto multietnico di questa parte di Asia e di come questo abbia inciso nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni. I tre quarti della popolazione sono di origine cinese, una piccola parte malesi e, infine, si trova qualche indiano. Ognuna di queste etnie è ben inserita nella comunità, con quartieri davvero molto caratteristici in zone ritagliate fra le dimore residenziali.
La storia di Singapore, insieme al suo presente multirazziale, si può notare da subito nei cartelli che si scorgono passeggiando per la città o all'interno dei mezzi di trasporto. Questo perché le lingue ufficiali sono ben 4: il malese, il cinese mandarino, il tamil e l'inglese. I cartelli riportano spesso tutte queste lingue. É la prima peculiarità di cui ci siamo accorti entrando in metropolitana.
Passeggiando per la città si susseguono i luoghi di culto buddisti, induisti, cristiani, islamici, in un tumulto di culture che, dopo anni di dissidi, hanno finalmente trovato la pace ed un modo armonioso di coesistere.
Cosa mangiare a Singapore
L'essenza multietnica della città ha tuttavia un lato negativo. Si possono trovare tante culture ed usanze, ma non esiste una vera tradizione che sia solo di Singapore.
Questo si nota soprattutto nella sua cucina, che rappresenta un insieme delle influenze limitrofe.
Si possono assaporare piatti cinesi, malesi, indiani ed anche la cucina internazionale.
Una sera, un nostro amico che si è trasferito a Singapore, ci ha portati a mangiare in una specie di mercato a cielo aperto, un po' come i nostri food truck, al Makansutra Gluttons Bay, che puoi pensare di inserire nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Si tratta di una serie di stand, ognuno specializzato in un piatto della tradizione asiatica. Qui si può mangiare dalla cucina indiana alla malese. Noi abbiamo provato un piatto, che pare fosse abbastanza tipico, di riso fritto con ananas e gamberetti, per poi finire la cena con degli arrosticini.
Il riso fritto è una specialità molto diffusa in questa parte di Asia, si tratta in realtà di riso saltato in padella che viene guarnito con i contorni più disparati, spesso di verdure.
Ci sono anche molti ristoranti cinesi, costosi o meno, dove si trovano piatti decisamente diversi rispetto a quelli che arrivano qui da noi. Se rimarrai qualche sera, potrai dedicare ognuna di esse a provare piatti di una cucina diversa.
Come spostarsi a Singapore
Scesi dall'aereo della Tiger Air con cui avevamo coperto la distanza da Kuala Lumpur all'aeroporto Changi. La moquette e i giardini ci hanno accompagnati per tutto il percorso.
Parlo di giardini perché si tratta proprio di questo. Immense aree verdi, piene di fiori ed orchidee, accolgono il nuovo visitatore in una forma di saluto molto forte e caratteristica.
Orchidee così grandi ammetto di non averle mai viste.
Sembrano costruite dall'uomo tanto sono perfette le linee e le sfumature che danzano sui loro petali.
Da qui, si deve scendere al piano terra dove si incontra una linea verde della metropolitana che porta direttamente al centro. Le linee della metropolitana in realtà non sono molte, ma toccano la maggior parte dei punti essenziali della città.
La natura ci aveva già accolti, ora era il momento dell'uomo.
Non abbiamo mai visto una metropolitana così pulita e moderna. I treni sono protetti da barriere di vetro che si aprono solo in prossimità delle porte, a treno fermo, per ridurre il più possibile gli incidenti.
Nei vagoni gli abitanti sono indifferenti agli altri, tengono gli occhi fissi sull'ultimo modello del loro iPhone.
Spesso ci siamo chiesti cosa guardassero con così tanta attenzione. Addirittura, ai semafori, sono state inserite delle bande apposite sui marciapiedi per far sì che le persone che hanno lo sguardo sul cellulare si rendano conto che stanno per arrivare su una strada trafficata.
La partenza dall'aeroporto Changi
Un aspetto molto curioso che ci teniamo a sottolineare sull'aeroporto è il fatto che, al momento della partenza, il check-in va fatto in autonomia.
Ci sono delle macchinette in cui vanno inseriti i dati del volo per procedere al check-in e alla stampa delle bande adesive con il codice a barre che vanno attaccate alle valigie da imbarcare.
Lo sportello con il nastro trasportatore serve quindi solo per imbarcare il bagaglio da stiva, non anche per fare il check-in.
Un sistema davvero innovativo, anche se all'inizio è un po' complicato capirne il meccanismo.
Se per sfortuna dovessi avere qualche problema con il volo, come un ritardo o addirittura la cancellazione, puoi cercare tutela da parte di professionisti del settore.
L'alloggio e la prima vista della città
Abbiamo avuto la sorpresa di poter vedere per la prima volta Singapore da un punto di vista privilegiato.
Sorpresa per metà in realtà, perché l'alloggio l'abbiamo scelto anche per una sua piccola particolarità.
Una meravigliosa terrazza sul tetto con piscina!
Da questa terrazza si può vedere la zona circostante fino a condurre lo sguardo al Marina Bay Sands.
Il penultimo giorno in cui abbiamo alloggiato qui, eravamo abbastanza stanchi da tutte le visite che avevamo fatto durante i giorni precedenti. Così abbiamo deciso di alzarci presto alla mattina e di andare a fare un bagno in piscina appena scattata l'ora di apertura.
Eravamo solo noi con l'acqua calda, il cielo di Singapore sopra alla testa e le luci della mattina che accarezzavano delicate i volti dei grattacieli.
Ci siamo avvolti negli asciugamani colorati e, seduti ai tavolini di vimini della piscina, abbiamo assaporato quel meraviglioso momento che ci ha permesso di iniziare la giornata con uno spirito completamente diverso.
Mentre la luce correva veloce lungo i vetri attorno a noi, un'altra luce ci stava scaldando il cuore.
Ora finalmente ti diremo il nome di questo fantastico hotel che siamo riusciti a scovare ad un prezzo davvero conveniente, in un'ottima posizione, comodo alla metropolitana ed ai primi quartieri interessanti che abbiamo inserito nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni. Proprio attaccato al quartiere arabo, in realtà, si trova il Destination Singapore Beach Road.
Le stanze non sono molto grandi, ma abbiamo appurato che è una costante in tanti hotel della città.
Un altro dato molto rilevante che ci ha lasciati felicemente soddisfatti è l'aver scoperto la vicinanza dell'hotel ad un negozio di Starbucks, dove noi amiamo andare a fare colazione. Anche se qui gli orari dei negozi sono abbastanza bizzarri devo dire.
Cosa vedere a Singapore in 3 giorni: la mappa
Durata
3 giorni
Prezzo generico
300-400 €
[senza volo]
Mezzo di trasporto
Piedi
Periodo migliore
Tutto l’anno le temperature sono tra i 25° e i 30°.
Le piogge sono più intense nei mesi di aprile e ad ottobre/novembre. Talvolta potrebbero venire acquazzoni momentanei durante la giornata.
Il primo giorno a Singapore
Il quartiere arabo di Singapore
Questo particolare e variopinto quartiere, prima tappa di cosa vedere a Singapore in 3 giorni, prende il nome di Kampong Glam e, nel 1819, era stato assegnato al sultano Hussein Shah, basandosi sul trattato di cessione di Singapore alla Gran Bretagna. Il sultano ha fatto edificare in questa zona il suo palazzo, l'Istana Kampong Glam, insieme ad una grandiosa moschea, diventato simbolo del quartiere arabo di Singapore.
Il palazzo tutt'ora presente nel quartiere fu in realtà opera del figlio, perché la costruzione originaria del sultano era ben diverso rispetto a quello attuale.
La moschea possiede delle enormi cupole dorate che la rendono simile al palazzo del sultano del cartone Aladdin, è quindi una vera meraviglia per gli occhi che si staglia su Bussorah Street, una graziosa via acciottolata e decorata da palme e locali tradizionali. In realtà caratterizzati da diverse cucine provenienti dal mondo musulmano.
Il clima che si respira nei quartieri di Singapore destinati alle diverse etnie è veramente forte. Con uno schiaffo si viene catapultati in un'altra dimensione, dove tappeti persiani, lampade cinesi o incensi indiani ti trasportano in una bolla a sé stante per conoscere più da vicino la loro cultura, ormai completamente integrata nella città, ma senza mai rinunciare al proprio carattere deciso.
La moschea del sultano
É la moschea già grande di Singapore ed è assolutamente da inserire fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni, edificata nel 1827 per mezzo della Compagnia inglese delle Indie Orientali che gli ha dato il permesso.
Lo stile inconfondibile dei Paesi Arabi, i suoi minareti, le cupole ed i virtuosismi architettonici la rendono unica.
I turisti possono accedere solo all'atrio in orari consentiti.
Fare acquisti ad Arab Street
Arab Street è una caratteristica strada gremita di negozi che vendono prodotti d'artigianato come tessuti, tappeti, lampade turche, pellame e così via, insieme ad articoli che vendono oggetti religiosi. Già nell'Ottocento, lungo questa strada, si erano stanziati dei mercati arabi che le hanno appunto dato il nome.
Te lo diciamo fin da ora.
Quello che vedrai in questa zona non si ripresenterà più in tutta Singapore intera!
I quartieri etnici vendono prodotti artigianali ben specifici che nessun altro vende. Quindi, se trovi qualcosa che ti piace, ti conviene acquistarlo immediatamente, altrimenti ti toccherà tornare quattro volte come abbiamo fatto noi. Perché i negozi aprono dalle 9.30 circa fino al tardo pomeriggio.
Le stoffe da loro prodotte, che utilizzano anche per creare borse, zaini ed altri oggetti, hanno una qualità eccellente. Non mi è mai capitato di vedere nulla di così ben fatto che non fosse nel loro Paese natale.
Quindi approfittane per inserire qualche tappa dedicata allo shopping nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni!
I murales di Haji Lane
Lungo il muro del ristorante Piedra Negra, e poco più avanti proseguendo su Beach Road, si trovano dei muri completamente ricoperti di murales. Nella città di Singapore può capitare spesso di vedere dei disegni estremamente elaborati sui muri o nei sottopassaggi.
Si tratta di vera e propria arte.
Siamo rimasti davvero affascinati dalla quantità di colori presenti nella città.
Dai muri, ai palazzi, alle persiane, fino alle lanterne.
É una città estremamente variopinta, così come il fiore che la rappresenta.
La vittoriana Cattedrale di Sant'Andrea
Una bianca visione, tra il verde del parco che la ospita, è la chiesa anglicana di Sant'Andrea.
Dedicata al patrono della Scozia come segno di riconoscimento ai mercanti scozzesi che ne hanno pagato la costruzione. Questa cattedrale risiede in un sito dove se ne trovava un'altra, in precedenza, poi chiusa perché diventata inagibile a causa di due fulmini che l'avevano colpita.
Lo stile di questa chiesa ricorda molto quelle inglesi.
É perfetta se si desidera trovare un momento di silenzio in mezzo al caos della vicina strada molto trafficata.
Puoi sederti su una delle panchine del parco ed ammirare la cattedrale in tutta la sua imponenza.
La facciata è veramente stretta e lunga, inoltre il bianco delle sue pareti è quasi accecante.
Si tratta di una vera e propria opera d'arte, immancabile nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Boat Quay Vs Clarke Quay
Uno regna da una parte e uno dall'altra del fiume.
I locali turistici a Boat Quay
All'altezza in cui il fiume Singapore fa una pancia, davanti alla zona industriale, si snoda una fila ben ordinata di locali turistici di ogni provenienza.
Qui si può mangiare la pasta italiana, bere la birra irlandese, sorseggiare un tè verde cinese, mangiare una frittura di pesce o accarezzare un gatto nel primo Cat Café di Singapore.
Le opportunità di divertimento, svago e di nuove esperienze non mancano di certo a Singapore.
Noi ci siamo fermati in un locale cinese per provare una birra ed un tè tradizionali, che si sono rivelati una scelta alquanto curiosa!
Questa è in assoluto la zona in cui si incontrano più turisti occidentali, che invece scarseggiano in tutto il resto della città.
La movida di Clarke Quay
In questa zona si entra nella vera movida della città.
Con locali di ogni provenienza e tipologia, musica dal vivo, si trova un quartiere coloniale perfettamente ricostruito per contenere questa zona della città che di sera si anima.
Il ponte che porta a Clarke Quay ospita i giovani prima che vadano a far serata. Abbiamo seguito anche noi questa tradizione durante il percorso su cosa vedere a Singapore in 3 giorni, anche se poi la nostra serata si sarebbe conclusa con una bella dormita. Ci siamo presi qualcosa da bere dai distributori automatici lungo il fiume, ci siamo seduti sul muretto del ponte e abbiamo guardato in tranquillità la città.
C'erano ragazzi che bevevano, che mangiavano, mentre i rifiuti emanavano un odore leggermente fastidioso. É una città veramente vasta ma in quel momento sembrava così accogliente, a misura d'uomo.
La zona che percorre la via Clarke Quay è assolutamente da provare una sera!
L'atmosfera di ristoranti giapponesi, messicani, americani è travolgente. Locali con scenografie coinvolgenti, come un aereo sopra all'ingresso, ti trasportano dentro ad un'esperienza culinaria e visiva.
Il tempio induista Sri Thedayyuttapani
Mentre stavamo tornando verso l'hotel siamo passati davanti a questo tempio induista nel quale stavano tenendo una cerimonia religiosa.
La notte amplifica qualsiasi scena, mentre i canti tipici ci avvolgevano.
Ci siamo tolti le scarpe e abbiamo girato fra le stanze, in cui svariate divinità ci guardavano con le loro molte braccia alzate.
É stato un momento molto intenso fuori dalla generale atmosfera di Singapore.
Il secondo giorno a Singapore
Il Giardino botanico di Singapore, regno delle orchidee, tappa fondamentale dell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni
Siamo arrivati ad una delle parti più interessanti dell'intero viaggio, la visita alla zona delle orchidee del giardino botanico.
Ci si arriva sia con la metro della linea gialla che con quella della linea blu.
In realtà, il giardino botanico è molto più rispetto alla singola zona delle orchidee. Si tratta di un immenso parco con tantissime aree tematiche, oltre che bellissimi prati su cui stendersi e rilassarsi un po'. Passeggiando per le sue vie si vedono famiglie sedute a mangiare, bambini che si rincorrono, cani che giocano, è davvero un luogo tranquillo ed ameno.
É stato costruito nel 1859 con un'estensione di 52 ettari, giardini e laghi pieni di piante, fiori ed animali.
Il biglietto d'ingresso per adulti costa 5 dollari, una cifra davvero irrisoria, che incentiva sicuramente la visita al meraviglioso mondo che si incontra oltrepassati i tornelli.
Ci si sente come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Inizia un percorso tematico fra 1000 specie di orchidee, la collezione più ampia al mondo.
Nella zona che custodisce la raccolta del fiore nazionale, si possono trovare enormi gazebo pieni di orchidee di tutto il mondo, archi verdi sotto cui farsi una meravigliosa foto nella natura, mentre il sentiero consigliato si snoda tra orchidee di ogni specie. Sui lati della strada i cartellini ti indicheranno il nome della specie e qualche caratteristica in più. In una zona un po' marginale del parco si trova una piccola area dove sono state piantate le orchidee a forma di animali! Come per esempio quella a forma di elefante.
Secondo te esiste anche quella a forma di scimmia?!
Orchard Road: un'intera via costituita da centri commerciali
Possiamo dire con certezza di non aver mai visto una quantità tale di centri commerciali in tutta la nostra vita. Orchard Road è una via costituita da chilometri di centri commerciali, talmente grandi che sono stati costruiti anche alcuni ponti per collegare quelli ai lati opposti della strada.
Un giro dentro ad uno di questi centri commerciali te lo consigliamo assolutamente tra cosa vedere a Singapore in 3 giorni, perché le principali marche sono concentrate in questo luogo e può essere una buona occasione per fare affari, soprattutto se il cambio euro-dollaro è favorevole come quando ci siamo andati noi.
L'unica cosa a cui devi stare attento è di portarti una maglia e una sciarpa perché c'è un'escursione termica di una ventina di gradi effettivi.
Dentro ai centri commerciali fa veramente freddo!
Quindi se non vuoi passare il resto del viaggio a tossire in continuazione, come sono abituati a fare gli abitanti di Singapore, ti consigliamo di equipaggiarti di conseguenza.
Tempio Hindu Sri Veeramakaliamman
I templi Indù sono veramente affascinanti, sia per quanto riguarda l'architettura esterna che la disposizione interna degli altari e delle statue che rappresentano le divinità, perciò ti consigliamo di inserirne qualcuno nell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Questo tempio è datato 1881 ed è dedicato alla dea Kali, sposa di Shiva, la quale rappresenta la lotta tra il bene e il male.
Seguire i rituali nei templi è una pratica molto affascinante e coinvolgente. Anche se non si comprende quello che dicono, vale la pena osservare i rituali di offerta e di preghiera.
Si viene avvolti completamente da canti e da fiori, mentre le pareti colorate del tempio sembrano diventare sempre più grandi man mano che la preghiera procede.
Tempio Hindu Sri Srinivasa Perumal
Questo non rappresenta un tempio qualunque, ma è uno dei più importanti di Singapore.
É dedicato al dio Visnu.
Verso la fine del '900 venne costruito l'imponente edificio che vediamo noi oggi. Rappresenta il fulcro principale in occasione della festa di Thaipusam. Si tratta di una festività che prevede sacrifici corporali anche dolorosi da parte dei fedeli, è molto diffusa anche in Malesia.
Il tempio presenta una imponente porta d'entrata, con raffigurate scene colorate sul tetto, tipiche dell'architettura di questa religione. Poi dentro si apre un enorme porticato con colonne e statue altrettanto colorate.
La finezza dei decori lascia a bocca aperta, rendono perfetto questo enorme tempio.
I templi Buddisti: Leong San See e Sakya Muni Buddha Gaya
Cambiamo completamente religione e colori.
Entriamo nel mondo del Buddismo in cui, a farla da padrone, è il colore rosso intenso.
Insieme agli incensi accesi dai fedeli ed a statue alte come il soffitto.
Il primo tempio è molto intimo, è stato costruito da un monaco ed è finemente decorato.
Il secondo invece ha la particolarità di contenere la statua di Buddha seduto alta 15 metri.
Qui pare sia conservata anche la sua impronta.
Un aspetto molto simpatico, oltre che mistico per chi ci crede, è la possibilità di conoscere il proprio futuro con la ruota della fortuna.
In base al giorno di nascita, ti faranno girare una ruota il cui risultato è poi scritto su una pergamena che ti daranno.
Scopri cos'ha in serbo per te il futuro, noi l'abbiamo fatto!
Singapore Flyer
Una delle attrazioni che abbiamo amato di più lungo il nostro itinerario fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni, da fare al pomeriggio tardi, quando sta per calare il sole.
Il biglietto costa 33 dollari e si può salire dalle 8.30 alle 22.15 (l'ultimo biglietto si può prendere fino alle 22).
É la ruota panoramica più alta dell'Asia, una volta che ti troverai dentro alla cabina di vetro, non ti resterà altro da fare che sederti e goderti il panorama.
Singapore si allontana sempre di più, in questo tour di quasi mezz'ora.
Si vede anche il porto che generalmente è coperto dai palazzi e dal Gardens by the Bay.
Mentre ci si alza, il sole scende sempre di più.
Ti consigliamo questo momento della giornata perché è il più bello per godersi la città.
Pian piano tutte le luci della baia cominciano ad illuminare i palazzi, i ponti, i centri commerciali.
In un tripudio di colori, mentre la notte si accende a Singapore, tu sei uno spettatore silenzioso con un posto d'onore per lo spettacolo.
Helix Bridge
Sceso dal Singapore Flyer, fai un'entrata trionfale nella baia percorrendo l'Helix Bridge, un ponte che di notte si accende in una miriade di lucine e che, dalla ruota, porta direttamente al Marina Bay Sands.
Il GARDEN RHAPSODY al Supertree Grove - Gardens by the Bay
Per chiudere in bellezza la serata di una delle giornate dell'itinerario fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni, ti consigliamo di assistere ad uno degli spettacoli luminosi e musicali dei super alberi al Gardens by the Bay.
Gli spettacoli ogni giorno si tengono alle 19.45 e alle 20.45, durano circa 15 minuti.
Luci psichedeliche, giochi di forme e musiche coinvolgenti corrono lungo i tronchi degli alberi che sono diventati il simbolo di Singapore.
Uno spettacolo che è giusto vedere se si ha una serata libera.
Come coronamento di una meravigliosa giornata passata nella città, prima di dirigersi in uno dei tanti ristoranti per la cena.
L'ultimo giorno a Singapore
Entriamo nel mondo di Chinatown!
L'arrivo a Chinatown per noi è stato leggermente traumatico.
L'uscita della metro si apre in una zona di locali in cui preparano e vendono cibi tradizionali cinesi. Non so se a lasciarci più perplessi fosse la forma o piuttosto l'odore che avevano.
Nonostante questo ingresso poco trionfale, l'impressione che ci ha fatto poco dopo, mentre dal passaggio sopraelevato stavamo guardando le lanterne colorate appese tra una casa e l'altra, è stata completamente positiva.
Nella via un brulichio di gente sciamava da un negozio all'altro, l'unico luogo in cui siamo riusciti a trovare i souvenir da portare a casa come pensierino per i parenti.
Qui si trova veramente TUTTO!
Noi abbiamo comprato una bellissima sciarpa damascata, un bel po' di calamite ed una lanterna cinese rigorosamente rossa. Può sembrare un acquisto poco azzeccato, da fare magari durante un viaggio in Cina, invece gente del posto ci ha detto che sono da considerare oggetti tradizionali anche a Singapore, proprio perché la cultura cinese si è integrata perfettamente.
Tempio Buddista Buddha Tooth Relic
Alla fine della via, mentre stavamo cercando una strada per tornare verso la metropolitana, è apparso sopra alle nostre teste uno dei templi più belli che abbiamo visto durante il nostro tour fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Piani che si accavallano, tetti che si intersecano, rosso e bianco che si fondono in un edificio che sembra stato disegnato da un pittore. Notevole anche l'interno, che ti consigliamo di andare a vedere, ma è l'architettura esterna quella sulla quale ti devi soffermare. Una costruzione imponente e raffinata, una vera opera d'arte.
La baia: l'hotel Marina Bay Sands
Qualche parola va spesa per questo enorme gigante dell'edilizia.
Le sue forme affusolate, il modo in cui riflette la luce, la sua posizione invidiabile, lo rendono qualcosa di unico nel suo genere. Quando si arriva alla base ci si sente veramente minuscoli in confronto, dalle foto non si riesce a quantificare quanto sia grande.
Abbiamo dovuto ammirarlo a bocca aperta, non si poteva fare altro!
Abbiamo fatto un giro anche nella hall interna dove ci sono diversi ristoranti, proprio perché la struttura è incredibile.
Con questo hotel Singapore ha creato un vero capolavoro.
Girandogli attorno, si arriva ad una scala che porta esattamente dentro ai Gardens by the Bay.
Gardens by the Bay
Last but not least, i Gardens by the Bay rappresentano una parte fondamentale e spettacolare di Singapore, nonché del nostro itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
Un meraviglioso parco tematico si dirama attorno alla zona degli alberi giganti, i Supertrees, sui quali puoi salire per goderti la meravigliosa vista della città dall'alto.
Può fare un po' impressione perché il ponte balla leggermente, considerando l'altezza notevole, ma non c'è da temere sulla sicurezza.
All'estremità della zona degli alberi si può fare il biglietto al costo di 8 dollari che consente l'accesso all'ascensore per poter salire sul ponte.
Ricordano molto l'albero dell'Expo di Milano, questo è innegabile. Tuttavia, dall'alto, assumono un aspetto veramente affascinante.
É una sensazione strana, un'esperienza insolita che si può sperimentare solo qui.
Cloud Forest e Flower Dome
Sono le due enormi serre bianche che spuntano all'estremità dei Gardens by the Bay.
L'ingresso cumulativo ad entrambe costa 28 dollari.
Una contiene un ecosistema della foresta pluviale ricreato perfettamente tramite la costruzione di una montagna ricoperta di vegetazione. L'altro, il Flower Dome, contiene collezioni di piante e fiori dal mondo divise per percorsi tematici. Durante le feste più importanti dell'anno viene allestito secondo il tema corrente.
La Cloud Forest è un'esperienza sensoriale oltre che visiva.
Si percepisce l'ambiente attraverso i suoni, attraverso il corpo persino, mentre le goccioline di umidità si posano delicatamente sulla pelle stremata dal clima torrido che c'è all'esterno.
E, avvolti in una vera e propria nuvola, si percorre tutto il sentiero obbligato, passando tra piante della preistoria a cascate, fiori estinti e minerali.
Si entra in un mondo a parte, a metà strada tra Jurassic Park e un video di Geo&Geo.
É strabiliante pensare come si riesca a conservare specie così rare all'interno di quella che è, a tutti gli effetti, una serra gigante.
Dai vetri, mentre si percorre il ponte sopraelevato, si vede la città che continua a scorrere all'esterno e ci si sente a cavallo di due mondi che solo Singapore può creare.
Il Flower Dome invece è una visita più tranquilla, che ti consigliamo di fare dopo la Cloud Forest.
Tante specie strane e ricercate di alberi e fiori trovano qui una casa.
Quando siamo andati noi stava iniziando la festa d'autunno, che organizzano come segno di gratitudine per l'abbondanza che hanno ricevuto. Al centro della serra era posto un enorme contadino creato interamente con frutta e verdura, mentre camion e zucche creavano la scenografia di base.
É incredibile quanto possano essere enormi delle installazioni come questa.
All'ingresso invece era stata posizionata la carrozza a forma di zucca di Cenerentola.
Ogni esperienza a Singapore coinvolge tutti i sensi, compreso il nostro lato emotivo più recondito.
GARDENS BY THE BAY, COSA VEDERE NEL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE DI SINGAPORE
Fine dell'itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni: passeggiata sulla Marina Promenade
Ultimo giorno ed ultima notte dell'itinerario fra cosa vedere a Singapore in 3 giorni, che ti consigliamo di passare facendo una passeggiata completa attorno alla baia, per goderti lo spettacolo del Marina Bay Sands da lontano e per vedere la statua del leone che è simbolo di Singapore, della sua potenza e della sua fierezza nel mondo.
Prima di partire per la passeggiata però, puoi ammirare lo spettacolo Spectra, ossia uno show di luci e suoni creato con le fontane poste di fronte al Marina Bay Sands.
Si tiene tutti i giorni alle 20 e alle 21, tranne il venerdì e il sabato in cui aggiungono uno spettacolo alle 22.
I giorni di festività possono prevedere più spettacoli durante il giorno e, il modo migliore per tenersi informati, è consultare il sito ufficiale dell'evento.
É veramente coinvolgente e suggestivo, soprattutto per le musiche scelte e le immagini proiettate sull'acqua.
Termina qui il nostro percorso relativo a cosa vedere a Singapore in 3 giorni e speriamo possa esserti d'aiuto per un tuo futuro viaggio!
Variabili che puoi inserire nel percorso
Altre due attrazioni che potrebbero interessarti sono il Giardino Cinese e gli Universal Studios.
Non sappiamo quanto tempo potrebbero occuparti nella giornata, perciò puoi fare qualche modifica nel nostro itinerario su cosa vedere a Singapore in 3 giorni, se hai a disposizione solo questi, oppure puoi prenderti un giorno in più da passare nella città, non sarebbe assolutamente un giorno sprecato vista la quantità di cose da vedere!
Per entrare a Singapore è necessario il passaporto ma non il visto.
In ogni caso è sempre consigliabile controllare sul sito di Viaggiare Sicuri.
Noi abbiamo fatto i vaccini per l'epatite A per il cibo e per il tifo, perchè stavamo affrontando un viaggio in più punti del Sud-est asiatico.
In realtà per entrare Singapore non è previsto alcun vaccino obbligatorio.
Il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio solo per chi proviene da Paesi a rischio. Si sono manifestati casi di febbre dengue, Zika ed encefalite giapponese, malaria anche se il rischio di malattia è molto basso e i casi si sono verificati in passato.
É consigliabile chiedere ad un centro specializzato sulle malattie estere quali vaccini sia meglio fare.
Inoltre, è sempre consigliabile stipulare un'assicurazione sanitaria prima di partire, che copra eventuali spese mediche in loco ed il trasferimento in aereo in patria.
Singapore è 7 ore avanti rispetto all'Italia.
Dollaro di Singapore, circa 0,60 € aggiornato a febbraio 2018.
FONTI
Alcune informazioni tecniche e storiche sui punti di maggiore interesse nella città sono state tratte da Le Guide Mondadori, Malesia e Singapore.
Giovanni
2 Marzo 2018ciao complimenti per il blog veramente interessante.
In luglio visitero’ Singapore per 2 giorni completi piu’ la notte di un terzo.
Riuscite a riprogrammare la vostra guida su 2 gg invece che tre eventualmente rinunciando a qualche visita?
Sarebbe per me molto utile.
grazie ancora
Damiano
8 Marzo 2018Ciao Giovanni, grazie per i complimenti. Cerco di riadattare l’itinerario e te lo mando per mail.
Massimo
27 Aprile 2019Complimenti veramente un bel itinerario e visto che tra poco più di 1 mese sarò a Singapore ne prendo spunto. Farò 3 giorni o meglio 3 notti e ho prenotato nello stesso Hotel in cui eravate voi il Destination SINGAPORE Beach Road . Arriverò il primo giorno alle 14 quindi non avrò molto tempo nel pomeriggio per fare lo stesso itinerario che hai scritto tu , poi avrò due giorni pieni ed al quarto giorno partirò per Bali al mattino . Quindi avrò in totale un tardo pomeriggio (jet lag permettendo) e due giorni pieni, tu come mi consiglieresti di impostare il tuo itinerario che trovo molto interessante ? A scusami avrei un’ultima domanda , per quanto riguarda il ponte del Gardens by the Bay c’è da fare molta coda per il biglietto ?
Damiano
29 Aprile 2019Ciao Massimo, mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato il nostro itinerario. Credo che tu possa accelerare i tempi del primo giorno prendendo la metro, noi l’abbiamo considerato a piedi. Oppure potresti valutare di togliere la parte dei centri commerciali di Orchard Road se non ti interessa o non fare il giardino botanico che solo per quello ci vuole mezza giornata. Queste sono valutazioni che puoi fare tu in base a cosa ti piace o non ti piace fare, se vuoi puoi scrivermi una mail a info@laviadellescimmie.com e vediamo nel dettaglio. Per il ponte del Gardens by the bay abbiamo fatto poca coda, massimo 10 minuti, ma è un po imprevedibile perché dipende molto dall’afflusso di persone e dall’orario.
Gianni
23 Ottobre 2019Complimenti fatto veramente bene
io e mia moglie saremo a Singapore a fine Novembre alloggeremo al Marina Bay Sand e sto cercando una guida Italiana per fare l’itinerario da Voi illustrato, ossia 3 giorni.
Potete essermi utile per indicarmi come fare a cercare una guida?
Grazie