Trascorrere i giorni di Pasqua a Praga, la capitale della Repubblica Ceca, è stata una meravigliosa idea. Questa città è veramente ricca di tradizioni, come del resto tanti altri Paesi dell’Europa centro-orientale.
Abbiamo avvertito il clima di festa dal momento in cui siamo arrivati nella Piazza della Città Vecchia, cuore pulsante del centro storico e della Pasqua a Praga. Qui ci ha accolti un tripudio di colori tra bancarelle e decorazioni pasquali. Siccome abbiamo visto tanti oggetti particolari attorno a noi, con una curiosità degna solo di una scimmia, ci siamo informati su quali fossero le usanze principali della Repubblica Ceca.
Ora vi raccontiamo cos’abbiamo scoperto!
Le tradizioni e gli oggetti della Pasqua ceca
La Pasqua: “Velikonoce”
Questa festività religiosa è particolarmente sentita nel Paese.
Soprattutto da quando ha ottenuto la liberazione con il crollo del partito comunista nel 1989 a seguito della Rivoluzione di Velluto, ribellione non violenta che ha provocato la caduta del regime comunista cecoslovacco. Durante il comunismo invece le festività religiose erano state soppresse.
In questo periodo dell’anno si festeggia la resurrezione di Cristo, per quanto riguarda il rito religioso.
Inoltre si gioisce per l’arrivo della primavera e la nascita di una “nuova vita” legata proprio a questa stagione. In Repubblica Ceca, e soprattutto nella realtà di Praga, leggende legate alla magia ed al misticismo fanno parte dell’anima della città.
Ogni luogo possiede una storia fantastica molto suggestiva. Questo grazie anche al regno di Rodolfo II d’Asburgo, Re di Boemia, particolarmente attratto dall’astrologia e dall’alchimia.
Nei centri più grandi le tradizioni non sono più molto in voga, come per esempio durante la Pasqua a Praga, ci si concentra maggiormente sulle attrazioni per i turisti. Diversamente, le usanze sono ancora praticate nelle zone rurali.
Le uova decorate: “Kraslice”
É una pratica molto diffusa in Repubblica Ceca.
A Praga infatti abbiamo visto negozi e bancarelle pieni di uova decorate.
Vengono prima svuotate e poi dipinte a mano con buccia di cipolla, cera d’api o colori appositi.
Sono certamente il simbolo più pregnante della festività.
Durante la Pasqua a Praga, nella Piazza della Città Vecchia, c’è anche un palco dove si svolge una competizione per designare l’uovo più bello, cosa che viene fatta anche in altre città.
Tradizionalmente il colore utilizzato per dipingere le uova era il rosso, tinta vivace che simboleggia felicità, gioia, abbondanza e amore.
Oggi sono davvero di tutti i colori e di tantissime varietà. Ne abbiamo portata a casa una anche noi, non abbiamo resistito!
Tra poco vi sveleremo la funzione delle uova.
La frusta con legno di salice: “Pomlázka”
Ci siamo imbattuti da subito in questo oggetto curioso della Pasqua a Praga appena scesi dalla metropolitana.
Un ragazzo ce ne ha offerto uno come progetto creato dalla sua scuola. Sul momento non abbiamo capito cosa fosse, poi abbiamo cominciato a vederne tanti altri nelle bancarelle.
La piazza stessa era piena di ramoscelli variopinti. Un’onda di colori che si infrangeva sulla folla ad ogni capriccioso guizzo del vento.
Uno spettacolo per gli occhi.
Ma a cosa serve? La storia è veramente divertente!
Il Lunedì di Pasqua è il giorno in cui hanno luogo le manifestazioni principali di questa festa.
Durante la domenica i ragazzi fabbricano la frusta.
Al giorno d’oggi generalmente la comprano nei negozi.
È composta da sottili bastoncini di legno di salice intrecciati tra di loro e legati alle estremità. Più i bastoni sono lunghi, più è arduo intrecciarli.
A Pasquetta i ragazzi si recano a casa delle ragazze e delle donne e con la Pomlázka le colpiscono delicatamente sulle gambe. Lo fanno mentre recitano un canto o un verso di una poesia.
Il significato è quello di trasmettere salute e giovinezza attraverso il legno del giovane salice.
Si tratta quindi di un augurio di primavera e di benessere per chi riceve la frustata. Il termine deriva da “pomladit” che significa “ringiovanire”.
In passato la frusta veniva utilizzata anche dalle mogli dei contadini per colpire il bestiame e l’intera famiglia. Aveva sempre lo scopo di portare salute e allontanare gli spiriti maligni.
In certe zone del Paese, oltre alla frustata, la ragazza viene anche spruzzata con dell’acqua, ulteriore simbolo di buon augurio e vita nuova.
E in cambio?
Per ringraziare gli uomini del gesto, le donne devono regalare loro un uovo decorato e legare attorno alla frusta un nastrino colorato.
Man mano che vagano per il paese, gli uomini riempiono il loro sacco di uova e aggiungono sempre più nastri alla Pomlázka, la quale diventa estremamente variopinta. Ovviamente si vanterà quello che alla fine della giornata avrà la collezione più ampia!
Oggi la tradizione è stata leggermente modificata. Al posto delle uova usa proporre un bicchierino di Slivovitz, un liquore distillato dalla prugna, oppure altri alcolici. Per quello vedrete gruppi di uomini molto allegri girare per la città!
In preparazione alla Pasqua
I giorni che precedono la Pasqua hanno usanze veramente curiose ed affascinanti. Si può già notare dai nomi che hanno conferito alle giornate stesse: lunedì blu, martedì grigio, mercoledì brutto, giovedì verde, venerdì grande, sabato bianco, domenica e lunedì di Pasqua.
I mercatini di Praga
Durante la Pasqua a Praga, in vari punti della città si trovano bancarelle che offrono cibi e dolci tipici. In altre potrete acquistare uno degli oggetti che abbiamo descritto sopra. Ci sono anche stand con gli animali da poter accarezzare. La funzione del mercatino è soprattutto quella di erudire i visitatori sulle bellissime tradizioni di questi luoghi.
Il weekend di Pasqua a Praga è veramente coinvolgente, ve lo consigliamo per i prossimi anni!
Frequentare le città in momenti particolari dell’anno, vedere le loro feste, i loro usi e costumi, aiuta tanto a capire una popolazione, il suo passato ed il suo presente.
Viaggiare è soprattutto questo, conoscere mondi diversi dal nostro.
FONTI
Per i termini stranieri e la ricostruzione cronologica delle tradizioni abbiamo fatto riferimento ad un sito specifico sulla Repubblica Ceca: http://www.myczechrepublic.com/it/cultura-ceca/feste-tradizioni/pasqua.html
Celeste
16 Maggio 2017Ciao ragazzi, che bel post!
Conosco bene Praga, eppure qualche curiosità mi era sconosciuta.
La Pasqua lì è sentita in particolare per queste usanze popolari, non tanto per il lato religioso; forse proprio anche a causa del “bagaglio” sovietico sono quasi tutti atei, credo abbiano la percentuale più alta d’Europa. Eppure hanno di ferie anche il venerdì santo, vi pare giusto???
Buona giornata!
Eleonora
16 Maggio 2017Ciao!
Sì è vero, ogni tradizione ha anche una spiegazione dal punto di vista religioso, tuttavia è il folklore popolare ad essere maggiormente sentito da quelle parti. Non so se ti sia mai capitato di andare nel periodo pasquale, la città è coloratissima ed è davvero un piacere visitarla! Poi noi solitamente indaghiamo anche sulla cultura di un luogo, perché ci serve per conoscerlo meglio. Scoprirne alcune usanze è stato davvero interessante, anche per comprendere la provenienza di tutti gli oggetti che ci siamo trovati attorno.
Per le ferie penso che probabilmente lo Stato abbia un’impostazione diversa da quello che è il sentire comune.
Spero comunque che l’articolo ti sia piaciuto! Buona giornata anche a te
Celeste
16 Maggio 2017Ci sono stata varie volte anche nel periodo di Pasqua, anche se non ultimamente.
Il mio ragazzo è originario di una città vicino Praga, quindi andiamo in Repubblica Ceca almeno 2 volte l’anno a trovare i parenti, in più ci ho vissuto 5 mesi in Erasmus… posso dire a tutti gli effetti che è come una seconda casa 😀
Il periodo di Pasqua è però quello che preferisco, per i colori ma anche per il clima.
Spero che agosto arrivi presto, sono in crisi d’astinenza!
Eleonora
16 Maggio 2017Ti capisco! Per noi è stata la prima volta e ci è piaciuta tantissimo..poi quell’atmosfera di festa ha contribuito a farcela amare ancora di più! In ogni angolo c’è qualcosa da visitare, un luogo particolare o insolito da vedere..veramente ricca e curiosa come città. Sicuramente ci torneremo presto..magari con un po’ più di caldo perché quest’anno per Pasqua c’era davvero freddo!