Mantova è una città nella quale riposano pietre di ogni periodo storico. La sua forma medievale la rende una vera e propria città ideale dove perdersi tra storia, laghi e ottimo cibo.
Ecco cosa vedere a Mantova in un giorno. Il miglior punto per iniziare ad ammirarle è Piazza Erbe.
Piazza Erbe
Piazza Erbe a Mantova è un punto strategico perché è possibile vedere tanti edifici di altrettanti stili architettonici diversi. Prendiamo ad esempio la Basilica di Sant’Andrea, la cui facciata è di chiaro influsso rinascimentale, la torre della campana è gotica e la Rotonda di San Lorenzo è medievale, una chiesa che risale all’XI secolo e caratteristica per la sua pianta centrale circolare.
Come mai Mantova è così bella?
Nel XV secolo l’avevano definita la città ideale. I Gonzaga, signori della città, volevano distinguersi dalle potenti città dell’epoca, come Milano e Venezia, costruendo di conseguenza una città perfetta che contenesse architetti, pittori ed artisti.
Camera del commercio
Un altro palazzo con una storia molto interessante alle spalle, e da inserire nell’itinerario su cosa vedere a Mantova in un giorno, è quello che ospita la Camera del Commercio. Sembra un edificio molto antico ma in realtà si tratta di una strada costruita nel ‘900.
Qual è l’aneddoto interessante?
I Gonzaga avevano fatto costruire questa zona appositamente per ospitare gli ebrei della città. All’epoca, il ghetto di ebrei più grande d’Italia era a Venezia. E Mantova non voleva essere da meno.
Inoltre, ha fatto un passo in più.
I Gonzaga volevano mantenere dei buoni rapporti con gli ebrei e non segregarli. Questo trattamento di favore, tuttavia, aveva uno scopo ben preciso: avevano bisogno dei soldi che prestavano.
Così riuscirono a creare una bella zona all’interno della città che non li escludesse.
Via delle Pescherie
Uno scorcio molto suggestivo del tour tra cosa vedere a Mantova in un giorno, e che racconta tanto sul suo sistema idraulico, è quello che puoi vedere in Via delle Pescherie.
Le pescherie sono state volute da Giulio Romano tra il 1536 e il 1546, caratterizzate da due loggiati che si guardano, uno su ogni lato della strada.
La via porta questo nome perché qui avveniva proprio il mercato del pesce, etichetta che si trascina tutt’ora.
Questo è uno dei punti più fotografati della città.
La Basilica di Sant’Andrea
È una delle chiese più importanti di Mantova, costruita da Leon Battista Alberti. La ricchezza degli interni non è stata un caso. Leon Battista Alberti voleva riuscire a creare nei visitatori un senso di stupore e ancora oggi, quando si chiede a coloro che entrano cosa provano, la maggior parte risponde “wow”.
In realtà, la sua idea era quella di creare una basilica romana. Questa tipologia di edificio non sarebbe stata religiosa, tuttavia è stata scelta per le chiese perché molto suggestiva e in grado di condurre lo sguardo fino all’altare.
La Basilica sorse addirittura nel 1046, dopo la scoperta del sangue di Cristo.
Uno dei miracoli che ruotano attorno al luogo religioso ci parla del soldato che trafisse Gesù crocifisso per accertarsi che fosse veramente morto. Nel fare questo, un po’ del suo sangue cadde per terra e il soldato lo raccolse per poi scappare in Italia, a Mantova precisamente.
Non si sa perché abbia scelto proprio questa città, fatto sta che il soldato fu perseguito e nascose il sangue di Cristo al sicuro. Ora si trova nella cripta e vede la luce ogni Venerdì Santo quando i cosiddetti “sacri vasi” vengono mostrati in un evento che coinvolge la cittadinanza.
Tuttavia, questo non è l’unico miracolo relativo alla Basilica. Questa volta si tratta di un miracolo di ingegneria perché, guardandola dall’interno, l’enorme cupola che la sovrasta non ha sostegni.
La Basilica è composta da tre chiese che sono state costruite una sopra l’altra. Leon Battista Alberti ci mise le mani intorno al ‘400 e impiegò 12 anni per dargli la forma che vediamo noi oggi. Mentre i decori sono stati terminati nel XVIII secolo.
Il terzo miracolo ci racconta che non esistono terremoti, fuochi o bombe che nella seconda guerra mondiale l’abbiano scalfita. E questo è un dato di fatto.
All’interno della prima cappella che si trova sulla sinistra appena entrati, si trovano le reliquie del Mantegna, famoso pittore ed incisore del ‘400.
Piazza Sordello e il Palazzo Ducale
Tra cosa vedere a Mantova in un giorno, passaggio fondamentale deve essere attraverso Piazza Sordello. È una delle piazze più antiche di Mantova e lo si può notare dalla peculiare forma che possiede, collinare.
La sua origine va ricercata nel periodo etrusco e contiene al suo interno due monumenti molto importanti: il Duomo e il Palazzo Ducale.
La facciata del Duomo è stata ricostruita nel XVIII secolo per dargli le sembianze che ha ora, barocco e neoclassico, mentre Palazzo Ducale ha ancora un’impronta fortemente medievale.
Il palazzo è sede dei signori della città dal ‘300, anche se i più importanti di cui ci si ricorda è la famiglia Gonzaga.
Non si tratta di un unico palazzo, ma di una vera e propria corte con diversi edifici, cortili interni e persino una cappella privata.
L’attrazione più significativa che contiene al suo interno è la famosa Camera degli Sposi. Si tratta di un capolavoro realizzato dal Mantegna verso la fine del ‘400 che parla di un momento particolare della vita dei Gonzaga, l’elezione a cardinale di Francesco Gonzaga.
Ad averla resa nota nel mondo è la volta posta sulla sommità del soffitto, un tondo che si apre verso il cielo con i putti, una rappresentazione del celebre oculo del Pantheon.
Il Castello di San Giorgio
La corte dei Gonzaga era composta anche dall’edificio più bello di Mantova, il Castello di San Giorgio. Fu commissionato da Francesco I Gonzaga e rappresenta il classico castello che tutti noi ci immaginiamo, a pianta quadrata, con fossati e ponti levatoi.
Il castello arricchisce Mantova e ospita al suo interno tantissime stanze decorate. Proseguendo lungo il ponte di fronte, verso Campo Canoa, e poi tornando indietro verso la città, è possibile vedere tutto lo skyline, con il castello che domina la scena.
Il contesto è molto suggestivo grazie anche ai diversi laghi che fanno da contorno. Puoi concederti una passeggiata in questa zona lungo il percorso tra cosa vedere a Mantova in un giorno.
Il Teatro Bibiena di Mantova
Mantova è anche ricca di Teatri, i due principali sono Teatro Bibiena e Teatro Sociale, dove ancora oggi vanno in scena rappresentazioni e balletti.
Il Teatro Bibiena, detto anche Teatro Scientifico, fu realizzato da Antonio Bibbiena alla fine del ‘700.
La struttura, in realtà, fonda le sue radici nel ‘500 ma la forma che vediamo noi oggi è stata scelta due secoli dopo. I molteplici palchetti e la pianta circolare offrono un impatto molto suggestivo, quasi si trattasse di un’illusione ottica.
Oggi viene utilizzato principalmente per i concerti della domenica. Il suo secondo nome deriva dal fatto che, nel giardino esterno, i medici operavano degli studi di anatomia.
Palazzo Te
L’architetto Giulio Romano, nel ‘500, si occupò della costruzione di un altro famoso edificio da visitare tra cosa vedere a Mantova in un giorno: Palazzo Te.
Oggi ospita il museo civico con mostre che richiamano appassionati da tutta l’Italia. La forma del palazzo ricorda quella delle domus romane ed è preceduto da un enorme giardino.
La stanza più celebre che si trova al suo interno è la Sala dei giganti, un enorme affresco dipinto tra il 1532 e il 1535 che simboleggia proprio la Caduta dei Giganti contro Giove narrata da Ovidio, ricoprendo interamente la sala. Nella cupola del soffitto, invece, si vede Zeus che sconfigge i Giganti, i quali stanno cercando di arrivare all’Olimpo.
Dove mangiare a Mantova
- Trattoria Cento Rampini (Piazza Erbe)
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