Hai mai avuto quella sgradevole sensazione di sentirti fuori posto? Apparentemente nella tua giornata non c’è niente che vada così male. Ma non c’è nemmeno niente che, dall’altra parte, vada così bene.
Semplicemente non senti nulla.
Nulla che ti faccia fremere, che ti faccia sentire vivo. Da cosa dipende questo cocktail letale di emozioni? Anzi, di non emozioni.
Ognuno si sente fuori posto a modo suo
Qualcuno può sentirsi fuori posto nella routine giornaliera, nel trovarsi ogni singolo giorno a dover fare le stesse identiche cose.
Ti alzi alla mattina, fai colazione velocemente, lavori, torni a mangiare sempre velocemente, lavori ancora, passi il pomeriggio immaginandoti alla sera sul divano o al bar a bere con gli amici e non vorresti mai andare a dormire per ricominciare tutto da capo.
Oppure la routine ti piace (a chi non piace un po’ di tranquillità ogni tanto?), ma non ti piace il luogo in cui si svolge la tua giornata. Forse perché il tempo è sempre tetro o perché le persone attorno a te non capiscono le tue esigenze.
Possono essere i genitori che ti ostacolano perché vuoi cambiare casa, perché vuoi frequentare una ragazza o un ragazzo che non gli va a genio, oppure perché vuoi fare un lavoro che non considerano rispettabile, sicuro, “normale”.
È uscito il mio nuovo libro!
VRAJA
È un romanzo che parla di crescita personale, nomadismo digitale, spiritualità e del viaggio in India che mi ha cambiato la vita.
Fai quello che fanno tutti
Tanti, presto o tardi, avvertono questa sensazione che, solo poche volte, diventa una vera e propria consapevolezza.
Sai qual è la reazione unanime?
Nelle giornate più grigie si passa il proprio tempo a fantasticare, a sognare le vite degli altri, di quelli che si alzano col sole invece che con la nebbia, di quelli che camminano a piedi nudi nella sabbia invece che con le scarpe sull’asfalto, di quelli che fanno i falò in riva all’oceano invece di andare ad ubriacarsi con l’ennesimo Negroni al bar di paese.
Si vorrebbe perdutamente che fosse sempre estate, che fosse sempre festa.
Sai perché?
Perché il senso di colpa cattolico ci segue ovunque. Ci hanno detto che dobbiamo accontentarci della felicità, dei momenti di gioia, delle risate.
Accontentarci. Perché siamo nati per studiare, lavorare, fare la famiglia.
Quindi ci convinciamo che sia giusto così e continuiamo a fantasticare una vita perfetta che, proprio perché la vediamo troppo adatta a noi, ci sembra impossibile da realizzare.
Tranquillo, non è colpa tua, il 99% della popolazione fa esattamente quello che fai tu.
Se ti senti fuori posto sei sulla strada giusta
L’altro giorno stavo leggendo di Jack Ma, il primo imprenditore cinese ad apparire sulla copertina di Forbes per aver dato vita ad Alibaba Group, una multinazionale focalizzata sul commercio elettronico.
In una sua frase diceva: “Tante persone hanno delle buone idee alla sera ma poi, quando si svegliano alla mattina, tornano a fare lo stesso lavoro di sempre”.
In poche parole, tornato a sentirsi costantemente fuori posto.
Jack Ma ha considerato un suo punto di forza quello di essere sempre stato convinto di voler fare qualcosa di diverso e così ha creato un impero, contro tutte le aspettative e contro i limiti imposti dal suo Paese di nascita.
La sensazione di sentirti fuori posto è il campanello d’allarme che la tua mente e il tuo corpo ti lancia nel momento in cui è necessario un cambiamento.
Allora molla gli ormeggi, lascia a casa le paure, ignora i commenti acidi di coloro che non sono dove vorresti essere tu.
La vita che desideri è possibile. Sempre.
Segui le orme di chi ha già realizzato i propri sogni
I tuoi parenti ti guardano come fossi un fallito? I tuoi amici ti deridono mentre stanno incolonnati mezz’ora nel traffico per andare a lavorare?
Benissimo. Lasciali bollire nel loro brodo.
Tu cerca altre fonti d’ispirazione, storie vincenti, parole d’incoraggiamento da ragazzi e ragazze che sono riusciti ad arrivare dove sogni di essere anche tu.
Leggi le storie di Matilde e Miguel, di Adam o di Damien e Mendy. Loro ce l’hanno fatta e non hanno niente in più o in meno di te. Perché tu non dovresti riuscirci?
Noi stessi abbiamo deciso che non volevamo più vivere sentendoci perennemente fuori posto, così siamo diventati nomadi digitali per viaggiare sfruttando un lavoro online.
Ora lasciamoci con una promessa: quando ti sentirai di nuovo fuori posto non limitarti a sognare, ma crea un progetto.
Può essere cercare un appartamento solo per te dove costruire la tua tana, iscriverti ad un nuovo corso di studi o acquistare un biglietto per Bali.
Non importa, basta che tu faccia qualcosa. È il primo passo verso la felicità che stai cercando.
felicità
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