Sembrava il viaggio impossibile, quello che tutti mi avevano detto non sarei riuscita a fare. Con la patente nel portafoglio da meno di un anno, la girata massima di 500 km in giornata, il mio progetto era arrivare fino a Istanbul. E arrivarci con la mia moto.
L’anno prima avevo fatto 10.000 km in Italia come allenamento, mi sentivo pronta. Un weekend in montagna non avrebbe avuto lo stesso sapore, volevo arrivare a Istanbul in moto.
Siamo partiti con due moto dal paesino di campagna in Lombardia, abbiamo trascorso la prima notte a Trieste e poi ci siamo mossi verso la Slovenia.
Questa è quindi la prima grande tappa del nostro viaggio, o micro obiettivo, se così la vogliamo chiamare. Non sapevamo se saremmo arrivati effettivamente a Istanbul, quindi ve la voglio raccontare così. Come un percorso a tappe conquistate una dopo l’altra. Questa è la storia della nostra Istria in moto.
Cenni sull’Istria
L’Istria è una regione geografica, una penisola per l’esattezza, situata al confine tra Italia, Slovenia e Croazia, affacciata sul Mar Adriatico. È caratterizzata da una bellezza naturale straordinaria (e ve lo possiamo confermare, soprattutto nella zona slovena!) e da una storia ricca e complessa. L’Istria è una terra che ha visto il susseguirsi di diverse culture e influenze nel corso dei secoli, e ancora questo influsso si sente nei paesi, si percepisce nelle pietre dei villaggi e nelle storie che ti raccontano gli abitanti.
Da un punto di vista geografico, l’Istria è una penisola verde e collinare, punteggiata da borghi che si affacciano sul mare. Le sue coste offrono spiagge pittoresche, calette nascoste e acque cristalline, e ciò l’ha resa negli ultimi anni una destinazione molto apprezzata per i turisti in cerca di bellezze naturali e relax.
Dal punto di vista storico, l’Istria ha una storia complessa che riflette la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa. Nel corso dei secoli, la regione è stata abitata da diverse popolazioni tra cui i Romani, i Bizantini, i Longobardi, i Franchi e i Veneziani. La presenza di numerosi siti archeologici e monumenti storici testimonia questa ricca eredità.
Durante il periodo medievale, l’Istria divenne parte integrante della Repubblica di Venezia, sottolineando ulteriormente l’influenza italiana nella regione. Le città costiere come Pola (Pula), Rovigno (Rovinj) e Parenzo (Poreč) conservano ancora oggi l’architettura veneziana e un’atmosfera che evoca il fascino di epoche passate.
Nel corso del XIX secolo, con il declino della Repubblica di Venezia, l’Istria passò sotto il controllo dell’Impero Austro-Ungarico, seguito poi dal Regno d’Italia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Istria divenne parte della Jugoslavia, suscitando tensioni etniche e politiche.
La storia moderna dell’Istria è caratterizzata dalla divisione tra Italia, Slovenia e Croazia. Dopo l’indipendenza della Slovenia e della Croazia negli anni ’90, la regione è stata oggetto di dispute territoriali. Oggi, la parte nord-occidentale dell’Istria appartiene alla Slovenia, mentre la parte sud-orientale è sotto il controllo della Croazia.
Un viaggio in Istria in moto ti permette di passare attraverso il tempo e le diverse sfaccettature della sua identità.
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Com’è guidare in Istria in moto
Questo itinerario potrebbe essere fatto anche con un van, sicuramente avrebbe il suo perché. Ma le montagne, le curve, la solitudine, sono da vivere in moto.
Com’è girare l’Istria in moto? Appena passi il confine lo senti, lo vedi dalla strada.
La morfologia è collinare con curve, però ci sono molti sali e scendi anche all’interno dei paesi. Le strade che incontrerai saranno mezze bianche alla vista, in quei tratti non c’è catrame e l’aderenza è pressoché inesistente. Fai molta attenzione, soprattutto in curva, perché rischi di scivolare.
Un altro aspetto da considerare nella parte slovena è che si attraversano i cantieri aperti, questo significa che dovrai guidare su tratti di ghiaia. Una moto da enduro è perfetta per questo, però siamo riusciti con cautela anche con due moto stradali con gomme morbide.
Per quanto riguarda i pedaggi, se segui i cartelli gialli troverai le strade gratuite, mentre i cartelli verdi e blu segnalano le strade a pagamento per cui devi comprare il bollino ed esibirlo.
Nelle città ci sono molti parcheggi, per questo aspetto non devi preoccuparti. Le frontiere sono abbandonate da quando è diventata Unione Europea ed è molto suggestivo attraversarle, ma niente di più.
Fai attenzione a fermarti sempre agli attraversamenti pedonali perché i pedoni tendono a non aspettare e rispetta i limiti stradali perché potresti trovare dei rilevatori di velocità.
Prima di partire controlla che la tua assicurazione della moto copra la Slovenia e la Croazia e poi sei a posto.
Che altro? Si salutano anche loro.
1. Capodistria, Slovenia
Capodistria, conosciuta anche come Koper in sloveno, è una città situata sulla costa dell’Istria, in Slovenia, e il punto di partenza del nostro itinerario su cosa vedere in Istria in 2 giorni.
La storia di Capodistria risale all’antichità, quando la città era un importante centro romano noto come Aegida. Nel corso dei secoli, Capodistria ha subito l’influenza di diverse culture, tra cui quella veneziana, che ha lasciato un’impronta indelebile sull’architettura e sulla cultura della città.
Durante il periodo medievale, Capodistria fece parte della Repubblica di Venezia, diventando un porto vitale per il commercio marittimo. Le fortificazioni veneziane, i palazzi e le chiese testimoniano di questo periodo ricco di storia.
Nel XIX secolo, Capodistria divenne parte dell’Impero Austro-Ungarico, contribuendo alla sua crescita economica e culturale. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la città fu annessa all’Italia, ma durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupata dalla Germania nazista e successivamente dalla Jugoslavia.
Con l’indipendenza della Slovenia nel 1991, Capodistria divenne parte del nuovo stato, contribuendo al suo sviluppo come centro economico e culturale.
Cosa vedere a Capodistria
- Piazza Tito: Al centro della città si trova Piazza Tito, la piazza principale circondata da edifici storici e caffè. La Cattedrale di San Nazario, un imponente edificio gotico, domina la piazza e offre una vista panoramica sulla città.
- Palazzo Pretorio: Era la sede dei governatori della città e ti colpirà per lo stile gotico-rinascimentale con elementi veneziani. Oggi è la sede del Municipio di Capodistria.
- Campanile di San Nazario: Salendo sulla cima del campanile della Cattedrale di San Nazario, puoi godere di una vista spettacolare sulla città e sul mare Adriatico.
- Mura Veneziane: Le antiche mura veneziane che circondano la città sono un simbolo della sua storia. Camminare lungo le mura offre una prospettiva unica sulla città e la costa circostante.
2. Pirano, Slovenia
Continuiamo a scoprire cosa vedere in Istria in 2 giorni, il tempo che abbiamo dedicato all’attraversamento di questa zona, arrivando a Pirano.
Pirano, o Piran in sloveno, è una pittoresca città di pescatori situata sulla punta della penisola istriana, in Slovenia. Con le sue strette strade lastricate e la sua aria marittima, è la tappa in Slovenia che più abbiamo apprezzato.
Puoi parcheggiare la moto vicino al porticciolo, è una zona davvero molto tranquilla, e poi girare a piedi nei vicoli, ricchi di botteghe e ristoranti, oppure puoi fare un tuffo. Noi ci siamo fermati qui per pranzo, ti consigliamo un menù di pesce se ti piace.
Cosa vedere a Pirano
- Piazza Tartini: Il cuore pulsante di Pirano è Piazza Tartini, una spaziosa piazza circondata da edifici storici color pastello. Il monumento a Giuseppe Tartini, famoso violinista e compositore nato a Pirano, domina la piazza. Qui, è possibile rilassarsi in uno dei caffè all’aperto e godere dell’atmosfera unica della città.
- Piazza Primo Maggio o Piazza Vecchia: è la vecchia piazza della città. Ora ci trovi dei locali molto romantici in cui puoi consumare un pasto, se ti piace l’atmosfera pittoresca.
- Duomo di San Giorgio con campanile: Situato sulla collina che domina Pirano, il Duomo di San Giorgio offre una vista spettacolare sulla città e sul mare. L’interno è arricchito da affreschi e opere d’arte che narrano la storia religiosa della regione.
- Mura di Pirano: Le antiche mura che circondano Pirano risalgono al periodo veneziano e offrono un affascinante percorso panoramico intorno alla città. Camminando lungo la muraglia, è possibile godere di viste mozzafiato sulla costa e sui tetti di Pirano.
3. Valle, Croazia
Non sapevamo se inserire questa tappa nel nostro percorso, poi alla fine ci siamo convinti. È un ameno borgo nell’entroterra dell’Istria in cui alla fine abbiamo trascorso delle ore veramente piacevoli. Abbiamo addirittura aggiunto un giorno di permanenza a causa pioggia e il proprietario del nostro alloggio ci ha offerto un posto sicuro in cui posteggiare le moto mentre aspettavamo di ripartire (anche lui era un vecchio motociclista!). Ci troviamo quindi già nella parte di Istria in Croazia.
Su Valle, in realtà, non c’è moltissimo da dire. È un borgo di case in pietra, dove la vita scorre lenta e i ristoranti hanno i tavolini al centro delle vie. È un paese in cui rilassarsi dopo le prime ore di moto, dove godersi un buon bicchiere di vino e un piatto caldo tipico.
Possiamo dire che è un salto nel tempo, una buona cena a due prima di rimettersi in sella.
Alloggio consigliato: Kamene Priče rooms, music and food
4. Pola, Croazia
Siamo purtroppo, o per fortuna (per gli amanti della strada), arrivati all’ultima tappa di cosa vedere in Istria in 2 giorni prima di scavallare la penisola e proseguire con la costa croata.
Le prime tracce di insediamenti umani nella zona risalgono al periodo preistorico, ma la città vera e propria fu fondata dagli Istri, un popolo indoeuropeo che abitava la penisola balcanica.
Nel I secolo a.C., Pola fu conquistata dai Romani, che ne fecero un importante centro militare e commerciale. In questo periodo la città fu dotata di numerosi edifici pubblici, tra cui l’Arena, uno dei più importanti monumenti romani dell’intera regione. È questa la principale attrazione per cui la città viene visitata da molti turisti.
Dopo la caduta dell’Impero romano, Pola passò sotto il dominio di diversi popoli, tra cui Ostrogoti, Bizantini, Longobardi e Veneziani. Nel 1209, la città fu acquistata dalla Repubblica di Venezia, che la governò per oltre 600 anni.
Durante il periodo veneziano, Pola prosperò e divenne un importante centro culturale e artistico. In questo periodo furono costruiti numerosi edifici. Nel 1797, con la caduta della Repubblica di Venezia, Pola passò sotto il dominio dell’Impero austriaco e continuò a prosperare, diventando un importante centro industriale e militare.
Nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, Pola fu annessa all’Italia. Nel 1943, con la caduta dell’Italia, Pola fu occupata dai tedeschi. Nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, la città fu assegnata alla Jugoslavia. Infine, dal 1991, con la dissoluzione della Jugoslavia, Pola è entrata a far parte della Croazia. Siamo quindi sempre nella parte di Istria in Croazia.
Cosa vedere a Pola
- Arena di Pola: Questo antico anfiteatro romano è il simbolo più distintivo di Pola. Costruita nel I secolo d.C., l’Arena è uno dei meglio conservati al mondo ed è ancora utilizzata per spettacoli e concerti.
- Piazza del Foro Romano: Il Foro Romano di Pola è un’area archeologica che conserva le rovine di antichi edifici romani, tra cui il Tempio di Augusto, offrendo una finestra sulla vita quotidiana dell’epoca.
- Tempio di Augusto: Situato nel centro storico, il Tempio di Augusto è un antico tempio romano dedicato all’imperatore Augusto. Le sue colonne corinzie e il design elegante lo rendono una testimonianza straordinaria dell’architettura romana.
- Arco dei Sergi: Questo antico arco trionfale, noto anche come Arco dei Fratelli Sergi, è un’opera impressionante risalente al 25 a.C. e fu commissionata dalla moglie per Lucio Sergio Lepido e la sua partecipazione alla battaglia di Azio.
- Castello di Pola: Situato su bastioni rinforzati con vista panoramica sulla città e sul mare, il Castello di Pola risale al XIII secolo ed è stato successivamente ristrutturato durante il periodo veneziano. Ospita oggi il museo storico navale.
- Vita notturna: aggiungiamo questo bonus perché la città è molto attiva, soprattutto durante l’estate, quindi se riesci durante il tuo viaggio in Istria in moto ti consigliamo di trascorrere una serata qui e goderti un po’ di spensieratezza prima di ripartire.
La tappa sull’Istria in moto termina qui, ma il viaggio continua con le prossime tappe del viaggio verso Istanbul!
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