In questi anni sto conoscendo tante pratiche curiose, e altrettante ne sto facendo. Se prendessi la me di dieci anni fa vedrei una persona estremamente scettica che non credeva a nulla se non quelle che erano le convinzioni con cui era stata cresciuta.
Oggi dico: per fortuna non sono più così, per fortuna nella vita si evolve.
E così mi trovo costantemente immersa in situazioni davvero curiose che, passo dopo passo, mi stanno portando sempre più verso una maggiore consapevolezza.
Una volta viaggiavo per spostarmi, per scappare, vedere luoghi, emozionarmi col bello. Adesso questo non funziona, non mi basta più. Voglio indagare il mio essere e capire il mondo e la vita in cui sono immersa. E questo si può fare solo parlando con persone che hanno avuto il coraggio di varcare dei limiti.
In certe culture sono gli sciamani, in altre i guru e in certe altre gli astrologi.
Questa non sarà una guida di astrologia, non ho le competenze per scriverne. Un amico una volta mi ha detto che in Giappone sa veramente insegnare astrologia chi ha vissuto già sette vite da insegnante della materia.
Capirai che ne sono ancora ben lontana.
Qui vorrei iniziare a parlarti di alcune culture e tradizioni all’interno delle quali mi sono trovata non tanto per spiegartele, ma per dirti che ci sono. Così, magari, il giorno che ti troverai nello stesso luogo potrai approfondirle tu stesso.
Come ho scoperto gli astrologi
È capitato proprio nell’ashram in India da cui ti sto scrivendo in questo momento. Mi avevano detto che c’era una persona che poteva leggere la carta astrale e dirti tutto della tua vita, sia passata che futura.
Ma questa persona non l’ho mai vista.
Poi è capitato che siano arrivati in questo tempio molti giapponesi e che anche loro siano tutti astrologi. Pare che gli imperatori in passato tenessero ben nascosti i documenti con la data, l’ora e il luogo di nascita perché se fossero caduti in mani nemiche durante un attacco sarebbero stati indeboliti.
In Giappone l’astrologia è qualcosa con cui non si scherza e la si consulta per sapere qual è il periodo più propizio per iniziare un lavoro, avere un bambino, costruire una casa. Per tutto, insomma.
Pare che tutti i giapponesi siano astrologi e non stento a crederci. Perlomeno, posso dire che tutti quelli che conosco lo sono. E se tante persone credono all’importanza dell’astrologia, forse anche noi potremmo non dico crederci ma provare, e vedere che cosa succede.
Ora mi trovo di nuovo in India e ho incontrato questo astrologo, il primo di cui mi avevano parlato.
Cosa fa l’astrologo
Cosa accade quando incontri questo astrologo? Prima di tutto ti chiede la data e il luogo di nascita, e molto importante è l’ora giusta. Se non la conosci puoi chiederla all’anagrafe oppure può trovarla l’astrologo stesso facendoti delle domande sugli eventi della tua vita, ma è un metodo molto più lungo.
L’ora serve per capire quali pianeti c’erano in quel momento e dove si trovavano, i vari ascendenti e molte altre cose che credo non capirò mai. I pianeti, la luna, tutto incide sulla personalità che hai, su qual è il tuo mood, le tue tendenze. Queste sono le cose più importanti, non tanto il segno zodiacale, in questo caso.
A questo punto l’astrologo crea il suo grafico e oggi lo fa con un software. Ho capito che ci sono molti schemi diversi a disposizione e ognuno si specializza su uno. Quello dell’astrologo da cui sono andata io mostrava dei quadrati con i pianeti all’interno delle varie celle e poi delle date con delle sigle a fianco.
Stando a ciò che mi ha detto chi mi ha letto la carta astrale, da qui è davvero possibile capire cosa accadrà in ogni anno della vita, quali saranno i momenti magari più propizi per il lavoro e quali per la crescita spirituale, e così via.
Da qui si possono anche scoprire quali sono le pietre che aiutano a compensare i propri squilibri energetici. I gioielli astrologici vengono citati anche da Yogananda nella sua “Autobiografia di uno yogi”.
In realtà, parlando con amici appassionati del tema, ho scoperto che ci sono anche dei servizi su internet, che ti permettono di inserire i dati e ti creano un grafico con la spiegazione. Questo può essere un modo, nel proprio piccolo, per iniziare ad approcciarsi senza per forza andare in India o in Giappone.
Astrologo, sì o no?
Non entrerò nel merito se rivolgersi a un astrologo sia giusto o sbagliato. Anche perché, nella vita, di giusto o sbagliato c’è davvero molto, ma molto, ma molto poco. Persino Tiziano Terzani aveva dedicato un anno alla scoperta degli indovini dell’Asia.
Come ci si approccia a queste figure? Con consapevolezza.
Non credo ci si debba andare solamente con curiosità, perché possono esserti rivelate verità anche molto pesanti. E non tutti, anzi in pochi, sono pronti a sopportarle.
Ma chi indaga l’essere, chi vuole capire come migliorare, come evolversi, credo possa trovare davvero molto giovamento da esperienze simili. Nell’ultimo anno mi sono resa conto che non c’è niente di più importante del capirsi per riuscire a vivere in armonia con se stessi, la propria vita e con gli altri.
Per quanto mi riguarda, queste sono il genere di esperienze che voglio ricercare sempre di più nei viaggi. Oggi tutto il mondo è stato raggiunto dal turismo di massa, noi cerchiamo di fare qualcosa di diverso.
Come scrive Folco Terzani nel suo libro “A piedi nudi sulla terra”: “noi non avevamo mete turistiche, avevamo più che altro mete esistenziali”.
Ecco, cerchiamo anche noi di avere mete esistenziali, di vedere un po’ più in là, di crescere.
Questo corpo ci è stato dato per fare esperienza. Secondo i vaishnava, perché il divino faccia esperienza del mondo.
E quindi utilizziamolo con il suo fine, facciamo esperienze, conosciamo il mondo e noi stessi. E prendiamo tutto con spirito critico, accettando ciò che ci può essere utile e lasciando andare il resto.
spiritualità
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