Avevamo visto le foto di questa leggendaria montagna ovunque, dalle guide di viaggio agli sfondi per computer. Così abbiamo deciso che il trekking sulla Montagna Arcobaleno in Perù sarebbe stata una delle nostre prime escursioni appena arrivati in questo incredibile Paese.
La popolazione peruviana sente una forte connessione con la Pachamama, come loro chiamano la Madre Tierra. Cantano per gli alberi, i fiumi, l’aria e anche per le montagne. Le fanno offerte, la ringraziano.
Appena siamo arrivati in Perù, nella Valle Sagrado de los Incas, abbiamo sentito molto forte questo legame con gli elementi naturali. Che tu voglia o no ti entrano nell’anima, sei in loro completo possesso. Le ampie vallate sormontate da alte montagne, verdissime al termine della stagione delle piogge, ti ipnotizzano. Persino i villaggi sono costruiti con la terra rossa delle montagne e si integrano perfettamente nel paesaggio.
La Montagna Arcobaleno, chiamata anche Vinicunca e Montaña de Siete Colores (Montagna dei 7 colori), ne è un esempio unico al mondo. È stata un’esperienza forte a tal punto che ti vogliamo parlare del nostro trekking sulla Montagna Arcobaleno e di come tu puoi organizzarlo a tua volta.
Fino a pochi anni fa nessuno aveva mai visto i suoi colori
Da sempre i contadini hanno calpestato questa terra per portare alpaca, pecore e cavalli al pascolo, ma nessuno si era mai accorto del segreto nascosto su questa montagna.
Come mai? La risposta è semplice: è sempre stata coperta di neve.
L’altezza della Montagna Arcobaleno è di 5.036 metri e i suoi pendii sono sempre stati innevati. Negli ultimi cinque anni, a causa del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale, la neve si è sciolta lasciando scoperta la montagna per molti mesi all’anno.
Così, sempre i contadini, sono stati i primi ad accorgersi che la montagna era colorata.
A rendere nota l’esistenza della Montagna Arcobaleno al mondo è stato successivamente il National Geographic quando ha girato i primi filmati di questo fenomeno naturale.
I 7 colori sono:
- Rosso: dall’ossido di ferro
- Rosa: dal magnese
- Giallo: dallo zolfo
- Verde: ossidazione del rame
- Bianco: dal carbonato di calcio
- Marrone: dal fanglomerato della roccia e dal magnesio
- Nero: dal granito
Perciò, il sole e i depositi minerari conferiscono alla montagna le particolari strisce colorate che l’hanno resa famosa a livello internazionale. Passiamo ora alla parte pratica riguardante il trekking sulla Montagna Arcobaleno.
Partenza per il trekking sulla Montagna Arcobaleno da Pisac o Cusco
Le due principali città da cui solitamente si parte per visitare la Montagna dei 7 colori sono Pisac o Cusco. Da entrambe le città si tratta di affrontare un viaggio di 3 ore in auto o pulmino, quindi preparati a un’escursione che ti occuperà tutta la giornata.
Noi ci siamo appoggiati a una guida locale di Pisac che ci ha prelevati dall’alloggio alle 5.30 di mattina, ha guidato per un paio d’ore, ci siamo fermati per una sostanziosa colazione e poi ha guidato per un’altra ora su una strada sterrata per raggiungere il punto di partenza del trekking sulla Montagna Arcobaleno. Siamo poi ripartiti alle 16 con il pulmino, ci siamo fermati per il pranzo e siamo rientrati nell’alloggio verso le 19. Il tutto al costo di 110 soles a testa, circa 25 euro. Nel caso in cui ti fossi interessato ad affrontare il trekking con la nostra stessa guida, contattaci per mail.
A meno che tu non abbia una tua macchina privata a disposizione, e ti avvisiamo che la strada sterrata per raggiungere il punto di partenza del trekking è particolarmente accidentata con annessi guadi, non sono molti i mezzi di trasporto a raggiungere la Montagna Arcobaleno. Per questo motivo, per una cifra relativamente economica, è consigliabile appoggiarsi a una guida locale attrezzata con tutto l’occorrente, compreso l’ossigeno per la scalata.
È uscito il mio nuovo libro!
VRAJA
È un romanzo che parla di crescita personale, nomadismo digitale, spiritualità e del viaggio in India che mi ha cambiato la vita.
Quando fare il trekking sulla Montagna Arcobaleno: controlla le previsioni!
La stagione secca, quindi quella meno piovosa, va da aprile (la stagione delle piogge solitamente termina a inizio mese) fino a ottobre. Questa fascia temporale coincide anche con il periodo migliore per affrontare il trekking sulla Montagna dei 7 colori.
Prima di prenotare l’escursione ti consigliamo di controllare sempre il meteo perché si tratta di una camminata di diverse ore a un’altezza in cui, anche nei giorni migliori, si muovono molte nuvole. Questo significa che se ti rechi sulla Montagna Arcobaleno in un giorno di pioggia, oltre a faticare, rischi di non vedere nulla. Ovviamente, oltre a controllare il meteo serve anche una buona dose di fortuna!
Nei mesi che coincidono con la nostra estate è più facile che le giornate siano soleggiate rispetto al termine della stagione delle piogge. Tuttavia, noi siamo andati a metà aprile e abbiamo trovato una splendida giornata.
Come prepararti all’altitudine
Se non consideriamo gli ultimi metri per raggiungere la cresta della montagna, il resto del trekking si può considerare una passeggiata leggermente in salita. Nulla per cui sia richiesta una particolare preparazione.
Tuttavia, il vero nemico del trekking sulla Montagna Arcobaleno è l’altitudine. Una minima salita diventa un’impresa titanica a 5.000 metri. Più si sale più ci si sente schiacciati, le gambe si fanno pesanti, il fiato corto e i movimenti rallentati.
Appena arrivato in Perù ti consigliamo di acclimatarti a Pisac o Cusco per qualche giorno. In tre giorni dovrebbero passare i classici sintomi dovuti all’altitudine come stanchezza, nausea, malessere, mal di pancia, mal di testa. Fare uno step tra i 3.000 e i 4.000 metri ti aiuterà tantissimo quando dovrai salire a 5.000, benché non ti dovrai aspettare di non sentire la fatica.
Nonostante noi avessimo trascorso quasi tre settimane nella Valle Sagrado, quando siamo saliti sulla Montagna Arcobaleno abbiamo notato la differenza. La quantità di ossigeno è infatti la metà rispetto a quella a cui siamo abituati in pianura.
È importantissimo acclimatarsi all’altitudine in modo graduale! Questo significa trascorrere ore, non giorni, a diverse altitudini prima di continuare la salita.
Esistono comunque dei rimedi peruviani al malessere antichi di migliaia di anni. Il più conosciuto è quello delle foglie di coca. Puoi bere del mate di coca prima di partire oppure masticare le foglie mentre cammini. È un prodotto tipico peruviano e assolutamente legale. Tre foglie di coca vengono inoltre utilizzate per le offerte alla natura e puoi lasciarle anche tu in cima alla montagna.
Nonostante questo rimedio naturale e privo di controindicazioni, ti consigliamo di affrontare il trekking alla Montagna Arcobaleno con calma, non è una gara. Vai con la tua andatura e cerca di affaticarti il meno possibile, altrimenti ti sentirai davvero mancare l’aria.
Vestiti in modo intelligente
Non è un trekking particolarmente impegnativo, per questo non devi possedere per forza attrezzatura tecnica. Tuttavia, è molto importante vestirsi a strati.
Anche se ti troverai attorno ai 5.000 metri, camminando sentirai molto caldo. Perciò ti consigliamo di partire solamente con una maglietta termica e un pile. Tieni la giacca imbottita nello zaino per infilartela sulla cresta della montagna, il punto più ventoso e freddo.
Per quanto riguarda le scarpe, dovendo camminare su un sentiero sterrato, consigliamo ovviamente delle scarpe da trekking piuttosto che delle comuni scarpe da ginnastica. Ti aiuteranno soprattutto nell’ultimo pezzo in forte pendenza.
Dopodiché, ti consigliamo uno scalda collo e una cuffia per ripararti dal freddo e dal sole (meglio la cuffia del cappello perché in cima c’è molta aria e il cappello potrebbe volarti via). Porta con te anche dei guanti di lana.
Ricordati di portare un poncho ripiegabile e impermeabile per la pioggia e una copertura sempre idrorepellente anche per lo zaino.
Infine, porta con te un thermos con una bevanda calda e dell’acqua, un ottimo rimedio per combattere il male d’altitudine è bere molta acqua, almeno due litri al giorno.
Porta solo lo stretto indispensabile. Dato che dovrai camminare per diverse ore ti consigliamo di mantenere il tuo zaino il più leggero possibile, eliminando tutti i pesi inutili che puoi tranquillamente lasciare in camera.
Altre cose da portare
Oltre all’abbigliamento, vediamo quali sono le altre cose di cui avrai sicuramente bisogno:
- Soldi: porta con te dei soles, la moneta peruviana, per pagare degli snack lungo il percorso, un eventuale passaggio a cavallo (lo vedremo a breve!) e soprattutto l’ingresso alla montagna di 20 soles che deve essere pagato in loco prima di iniziare il trekking sulla Montagna Arcobaleno;
- Snack: porta degli spuntini leggeri da mangiare durante il tragitto nel caso in cui tu dovessi avere un calo di zuccheri;
- Occhiali da sole;
- Crema solare: i raggi solari a 5.000 metri sono molto forti;
- Bastoncini da trekking: ti possono aiutare nell’ultimo tratto;
- Face shield: se visiterai la montagna durante il periodo pandemico potrebbe venirti richiesta anche la face shield, oltre alla normale mascherina, ma comunque ti rassicuriamo sul fatto che la camminata viene fatta senza alcuna maschera (sarebbe impossibile diversamente!).
Finalmente il trekking sulla Montagna Arcobaleno!
Ora sei pronto per goderti la passeggiata e, soprattutto, il panorama. Se anche deciderai di affrontare la salita con un gruppo, ti consigliamo di affrontare il trekking in silenzio. Ti accorgerai presto che ognuno andrà al proprio passo, ci sarà chi impiegherà un’ora e mezza e chi tre, non importa.
Oltre ad essere un trekking impegnativo a causa dell’altitudine, si tratta di un vero e proprio percorso spirituale. Noi siamo parte della natura, siamo natura. Per questo dovremmo camminare all’interno di essa in silenzio, come cammineremmo per le stanze della nostra casa.
Questi lunghi cammini hanno anche lo scopo di riportare l’attenzione dell’uomo moderno sulla bellezza della natura, dove si sente l’acqua scrosciare e le mandrie sono ancora al pascolo libere. Durante la camminata vedrai tantissimi alpaca.
La prima ora e mezza di camminata è in leggera salita. Se proprio senti di non farcela, all’inizio puoi affittare un cavallo e farti portare dalla gente della comunità locale fino all’inizio dell’ultima salita. Noi non eravamo particolarmente allenati ma siamo comunque riusciti a fare maggior parte del percorso a piedi. Con passo lento e costante, tutto è fattibile. Abbiamo preso un cavallo solo nel tratto finale per 10 soles, più per curiosità che per altro!
Solo l’ultimo 10% del percorso ha una forte pendenza e dovrai per forza affrontarlo a piedi, tuttavia il percorso a zig zag permette di salire senza particolare difficoltà e a lato c’è anche una corda con cui aiutarsi nella salita e nella discesa.
Superata la metà del trekking sulla Montagna Arcobaleno comincerai a notare i pendii a strisce che ti circondano, con le nuvole che corrono veloci nel cielo. Per noi è stato più di un trekking, più di un’escursione, è stata una vera esperienza di vita.
Durante l’ultimo 10% la fatica è stata davvero tanta ma la vista all’arrivo è stata qualcosa di indescrivibile a parole. Le vallate erano sotto di noi, di un verde brillante, e oltre la cresta si vedevano i ghiacciai innevati che brillavano sotto i raggi del sole. E di fronte la montagna a strisce colorate che scendeva morbida a valle.
Dobbiamo dire di essere stati fortunati a visitare la Montagna dei 7 colori durante il periodo pandemico. Il turismo di massa è un vero problema in luoghi come questo, soprattutto perché lo spazio a disposizione sulla vetta non è molto. A pieno regime era visitato da oltre mille persone al giorno, nonostante la difficoltà del trekking.
Arrivato al punto panoramico, una scala ripida di pietra conduce fino alla cima, a 5.036 metrie da qui la vista non ha eguali. Ti senti sul tetto del mondo. Nonostante l’aria fredda ti sferzi la faccia, scegli una roccia, siediti e ammira la natura potente che ti circonda. In luoghi come questo ti rendi conto di quanto tutto il resto, come i pensieri e i problemi quotidiani, sia insignificante.
Nonostante sia uno spettacolo maestoso ti consigliamo di restare in cima non più di mezz’ora per non soffrire troppo l’altitudine. Non concentrarti solamente sulle foto da cartolina con gli alpaca. Piuttosto, osserva in silenzio la natura e offri le tue tre foglie di coca. Ringrazia di essere parte di questo meraviglioso spettacolo. Ringrazia la Terra, ringrazia Dio.
La Valle Rossa
La discesa dalla Montagna Arcobaleno può essere fatta attraverso la Valle Rossa, se il sentiero è aperto al pubblico (non sempre lo è). Le montagne che vedrai lungo questo percorso sono di un intenso rosso. Non sono famose quanto la Montagna Arcobaleno, ma è un bellissimo percorso anche questo ed è meno affollato.
Per quanto possiamo sforzarci, non riusciremo mai a trasmetterti tutta la potenza del trekking sulla Montagna Arcobaleno. Puoi solo provarlo tu stesso per capire quanto sia magica la natura del Perù. È un’esperienza che ti rimarrà nel cuore per tutta la vita.
AmericaPerù
What do you think?