L'uomo è spaventato da tutto ciò che non conosce, dal diverso. E quindi lo rifugge, rimane ben protetto nella sua comfort zone.
Fin da piccoli ci hanno insegnato l'importanza dei confini, dei limiti geografici e politici.
Chi viaggia spesso si sente dire: "Perché vuoi andare in quel Paese? È così diverso dal nostro!"
È vero, tutti i luoghi sono diversi per evoluzione storica, architettonica, sociale.
Può cambiare il contesto socio-culturale, l'educazione ricevuta, la formazione scolastica, l'opportunità di lavoro.
Ma davvero le persone sono tanto diverse le une dalle altre?
Il terrore del diverso
Pensa alle persone del tuo paese. A quanto ti riterrebbero strano se andassi in giro per la piazza con i capelli fuxia.
Saresti un diverso, qualcuno con qualche rotella fuori posto.
E ancora, quanto ci facciamo condizionare dal giudizio degli altri?
Nel momento in cui facciamo scelte di vita alternative, scelte lavorative coraggiose, quando prendiamo decisioni in amore che sembrano completamente senza senso. Per chi segue il rigido schema della società queste azioni risultano inconcepibili.
Pensiamo solo al fatto che, per farci accettare da genitori, amici, istituzioni, cerchiamo di fare tutti le stesse cose allo stesso modo.
Come è possibile?
Ognuno dovrebbe avere i suoi sogni, i suoi desideri, le sue inclinazioni. Pur rimanendo sempre esseri umani.
Chi fa una scelta anticonvenzionale diventa subito un diverso. Chi ha un colore della pelle più chiaro o più scuro diventa un diverso. Chi semplicemente è nato in un luogo lontano da noi viene concepito come diverso.
E il diverso terrorizza le persone.
Diversi nella forma, uguali nella sostanza
Queste piccole differenze sono ciò che ci rende preziosi ed inestimabili, ciò che suscita la curiosità di conoscere l'altro.
Ma di base?
Tutti gli uomini e le donne sulla terra provano amore, rabbia, paura.
Ognuno di noi sorride per le cose belle e piange per quelle brutte.
Tutti abbiamo sogni, desideri, aspirazioni.
Li ha l'imprenditore americano che guarda lo skyline della città dal suo grattacielo di vetro come li ha il bambino che corre senza scarpe per uno slum in India.
Il colore, la lingua parlata, l'area geografica non devono essere elementi che ci fanno sentire diversi.
Di base siamo tutti esseri umani.
Chi viaggia trova valore nelle diversità e forza nell'uguaglianza
Per questo chi viaggia riesce a vedere oltre.
Entrare in contatto con culture lontane, partecipare alla vita di tutti i giorni di una famiglia sconosciuta, vivere gioie e dolori di persone che forse non si avrà più occasione di vedere fa capire a chi viaggia quanto gli esseri umani siano uguali.
Le differenze di cultura, usanze e comunicazione ci sono, è innegabile.
Ma queste differenze sono proprio ciò che spinge il viaggiatore a muoversi, conoscere, esplorare.
Per poi scoprire cosa?
Che di fondo la sostanza è sempre la stessa.
61 sconosciuti lo hanno dimostrato
E proprio dai viaggiatori più appassionati è nato un esperimento che ha dimostrato quanto è potente l'uguaglianza.
61 sconosciuti provenienti da ogni parte del mondo, con colori della pelle diversi ed esperienze di vita agli antipodi, hanno prestato il loro corpo come una tela.
Hanno deciso di tatuarsi la pelle per dimostrare quando le similitudini tra essere umani siano più forti delle differenze.
Questo è The World Piece, il nuovo film di Momondo che, con un progetto da far venire la pelle d'oca, ha dimostrato un'unica grande verità.
Siamo tutti uguali.
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