Se state pensando a come riempire un weekend di primavera a Siena, oppure un ponte prima dell’estate, noi vi forniamo qualche consiglio su cosa andare a vedere.
La Toscana è un piccolo gioiello a sé, pieno di vita e di colori. Le città sono un tripudio della migliore arte italiana. Le persone sono aperte e cordiali. Si mangia bene e si beve meglio.
Passeggiare per le stradine acciottolate dei centri storici emana una sensazione di calore, di accoglienza, sembra di essere accarezzati dalla mano di una persona cara.
Vi sentirete coccolati dai toni caldi dei mattoni, dalle minute porte decorate dei ristoranti, da queste vie che sembrano così aderenti alla vostra persona ma che hanno tante cose da dire.
In fondo tutti sappiamo che nelle scatole piccole si celano i regali migliori. Sta a voi andare a scoprire cos’ha in serbo Siena.
Durata
2 giorni
Prezzo generico
160€ a persona
Mezzo di trasporto
Auto
Periodo migliore
Tutto l’anno
Il soggiorno a Siena
Abitando in Pianura Padana per noi è molto comodo raggiungere la Toscana, soprattutto per passare qualche weekend. Perciò abbiamo deciso di trascorrere due giorni, il sabato e la domenica, in questa bellissima città.
Abbiamo trovato un hotel molto carino, dove soggiorniamo ogni volta che decidiamo di tornare a Siena, si chiama Palace Hotel Due Ponti. Le stanze sono comode, pulite e con un bel bagno. Se si desidera è possibile anche consumare la colazione a buffet. I prezzi sono abbastanza contenuti, per chi cerca una soluzione funzionale ed in una buona posizione. Lo consigliamo in particolar modo a chi vuole raggiungere Siena con mezzi propri.
L’ingresso alla città
Dall’hotel è molto veloce raggiungere la cinta di mura con l’auto oppure con il bus. Quest’ultimo ferma proprio vicino all’hotel a molti orari durante il giorno.
Come abbiamo appena detto, la città si trova all’interno della cinta muraria. Per poter accedere al centro storico, che è patrimonio dell’UNESCO e che presenta uno stile urbanistico medievale, si deve attraversare necessariamente una delle porte. Se andate in macchina è consigliabile parcheggiarla nei parcheggi appena fuori dalle porte, o nei pressi imminenti, in quanto vi sono poi zone a traffico limitato.
Sopra ad una delle porte di Siena, in particolare Porta Camollia, che collega il centro storico con la strada che conduce a Firenze, c’è una bellissima frase che offre un ottimo punto di partenza per una riflessione a proposito di questa città: “Cor magis tibi Sena pandit”, ossia “Siena ti apre un cuore più grande [rispetto alla porta che stai attraversando]”.
In effetti rispecchia perfettamente il clima in cui ci si immerge in questa città toscana, piena di vita e di calore, con grandi tradizioni tuttora sentite e difese dai suoi abitanti. Qui si crede ancora fortemente in qualcosa, tutto ha un’appartenenza.
Ognuno è parte fondamentale della città
Tutti sarete a conoscenza del famoso Palio di Siena e delle sue 17 Contrade. La corsa di cavalli di origine medievale in Piazza del Campo, in cui ogni cavallo rappresenta una Contrada diversa. Queste rispecchiano la suddivisione storica della città che è stata fatta all’interno delle mura. Infatti, sui muri delle case, spesso troverete scolpiti gli stemmi o vedrete i loro colori sulle bandiere svolazzanti.
Viene dato risalto proprio all’appartenenza alle varie Contrade, che si riserva ai soggetti nativi, agli abitanti ed ai discendenti degli appartenenti alla Contrada. Inoltre, tanti ristoranti hanno al loro interno fotografie dedicate al Palio, frasi di cittadini e di poeti, tutti colpiti dall’ardore con il quale gli abitanti sentono e vivono questa tradizione millenaria. Si dice che ogni cittadino rimanga per tutta la vita della Contrada in cui è nato, anche se successivamente si trasferisce in un’altra parte della città.
Il primo impatto
Abbiamo inaugurato il nostro weekend di primavera a Siena entrando in città al tramonto. Costituiva il suo momento di massimo splendore: l’aria era tersa, il cielo di un azzurro caldo.
Stavamo passeggiando per le vie attorno a Piazza del Campo quando, da uno scorcio fra le mura di due case, abbiamo intravisto la luce del tramonto illuminare la Torre del Mangia. Siamo scesi di corsa dalla ripida scala al limitare della Piazza e, in un attimo, ci siamo ritrovati di fronte alla Torre illuminata. Un momento di questo bellissimo weekend di primavera a Siena che non si sarebbe ripetuto. Torre del MangiaLa luce del tramonto dura un istante, quello perfetto, poi svanisce. Illumina con toni caldi i mattoni delle case, degli edifici storici, imporpora le nubi, le fa quasi arrossire di fronte a questo spettacolo. I colori della Toscana non potrebbero essere più belli di così. Riscalda il cuore e culla la vista. Un attimo che si vorrebbe non finisse mai, ma che per fortuna torna spesso.
Fin troppo presto il sole comincia a calare e l’atmosfera cambia..si torna coi piedi per terra. Per cena ci siamo fermati in un caratteristico ristorante vicino al Duomo, chiamato appunto Il Duomo, ed abbiamo mangiato una buonissima tagliata. Se non la si mangia in Toscana, dove altro la volete mangiare?!
Alla sera i monumenti hanno altri colori ancora, sono illuminati a giorno, con la luce gialla dei fari. Tutta la vita frenetica della città si è ritirata nelle case, perché fuori c’è ancora un po’ freschino di sera, e siamo rimasti soli.
Può essere un buon momento per fare foto, per immortalare qualche edificio storico senza turisti davanti. E poi la notte dà sempre quel tocco in più di particolarità.
Una giornata a Siena
La visita al Duomo
Nel primo giorno pieno di questo weekend di primavera a Siena abbiamo avuto la fortuna di godere di una giornata di sole.
Abbiamo deciso di dedicarci, come prima cosa, alla visita del Duomo. Sono disponibili diversi biglietti in base al numero di attrazioni che vi interessa visitare ed hanno ovviamente costi diversi.
Il giro che abbiamo deciso di fare noi comprendeva:
- Navata del Duomo con Libreria Piccolomini
- Facciatone, con vista spettacolare dall’alto della facciata del vecchio Duomo rimasta incompiuta. Da qui si gode una -meravigliosa veduta della città nell’insieme (ve la consigliamo!)
- Museo dell’Opera del Duomo
- Cripta
- Battistero, molto bello e variamente decorato anch’esso.
Il Duomo è un tripudio di genialità, sia per quanto riguarda l’architettura sia, e soprattutto, per la pittura. Si tratta di una delle più significative chiese in Italia in stile romano-gotico italiano. La particolarità principale, che colpirà anche coloro che non sono esperti di arte, è l’utilizzo di marmi di due colori, sia per l’esterno che per l’interno, che creano strisce alternate bianche e nere.
Libreria Piccolomini: uno spettacolo!
La visita nel complesso è abbastanza lunga, ma imperdibile nel vostro weekend di primavera a Siena. Tuttavia, la parte che ci ha colpiti di più è stata la Libreria Piccolomini. Si tratta di una cappella monumentale all’interno del Duomo, nella quale sono raccolti i libri dei canti scritti dagli amanuensi. Incredibile, e difficile da descrivere a parole, è l’emozione che si prova quando si entra in questa stanza, di fronte alla magnificenza del suo contenuto e dei suoi colori. Finemente decorati sono i libri, ma ancor più finemente è affrescata la stanza. Con colori sgargianti e oro, su tutte le pareti e sulla volta, sembra di trovarsi dentro ad un quadro del Rinascimento. Artisti famosi hanno lasciato l’impronta della loro arte in questa cappella. Nel ‘500 venne affrescata da Pinturicchio.
Si devono quasi socchiudere gli occhi dalla potenza degli affreschi che ci si trova di fronte appena varcata la soglia. La sindrome di Stendhal, originata e resa famosa dal noto scrittore, faceva riferimento alle opere d’arte di Firenze. Quando il suddetto Stendhal si è trovato ad ammirarle è entrato in uno stato di estasi tale da avere le allucinazioni, dal tanto era magnifica la vista che aveva davanti. Sarebbe perfettamente adattabile anche alla città di Siena, le cui bellezze sono ineguagliabili.
Piazza del Campo e dintorni
Finita la visita al Duomo vi potete dirigere verso Piazza del Campo ed entrare a visitare la Torre del Mangia. All’interno del palazzo, la sommità crea un’apertura curiosa per poter scattare foto un po’ diverse dal solito. Potete sfruttare le forme geometriche che i grandi architetti ci hanno fornito.
Se volete fermarvi per il pranzo, qualche via più in là rispetto alla Piazza si trova un ristorante con piatti tipici ed un ottimo rapporto qualità prezzo, si chiama 4 Cantoni. Noi, durante il weekend di primavera a Siena, abbiamo mangiato i famosi pici, una pasta fresca simile agli spaghetti ma più spessa, che cucinano con diversi condimenti.
Non lontano da Piazza del Campo potete trovare anche il Teatro dei Rozzi. Qui si svolgono regolarmente serate ed eventi.
Dopodiché vi consigliamo di girare per le vie, alcune sono strette, alcune larghe, certe creano dei curiosi giochi di forme con gli archi, in altre invece potrete trovare disegni o affreschi. Si tratta di una città d’arte e l’arte è ad ogni angolo, se sapete coglierla.
Poi ci siamo diretti al Forte di Santa Barbara, una fortezza Medicea di cui ci sono ancora le mura e un anfiteatro. Si trova in una parte sopraelevata rispetto alla città, un po’ fuori dal centro in senso stretto. Anche da qui si gode una magnifica vista della città e dei suoi monumenti principali. All’interno troverete anche una fornita enoteca.
Percorsi alternativi
Un altro percorso che vi consigliamo durante il weekend di primavera a Siena, è quello che vi porterà alla Basilica di San Francesco. Eretta in stile romanico, rappresenta una delle chiese più importanti della città. Lungo la strada, che percorrerete dal centro per raggiungerla, troverete anche la Fonte Nuova d’Ovile, un bacino idrico storico.
In alternativa, nella direzione opposta, potete andare a visitare la Basilica Cateriniana di San Domenico, altra chiesa molto rilevante ed imponente.
Un po’ fuori dal centro troverete il museo dell’Accademia dei Fisiocritici, gestito dall’Università di Siena. Si tratta di un interessante museo di storia naturale, diviso per sezioni ed ospitato appunto in quella che fu la sede dell’Accademia dei Fisiocritici. Molto bello anche l’edificio e potrete addirittura ammirare uno scheletro di balenottera sito nel chiostro.
Il sapore che lascia
La Toscana possiede meraviglie che non hanno pari al mondo e questo è innegabile. Tuttavia, ciò che più vi resterà di questo weekend di primavera a Siena, è l’atmosfera anelante intrisa di arte, colori, sapori e profumi che riempiono l’aria e affolleranno i vostri ricordi a distanza di tempo. Come la sensazione che si prova quando si finisce di leggere una storia che parla di qualche tradizione o leggenda di un luogo.
Lascia un gusto strano in bocca e il ricordo di luoghi e personaggi “belli oltre ogni dire”.
Per fortuna, a proteggerci da tutte le brutture che ci sono oggigiorno al mondo, rimangono questi piccoli angoli di storia e cultura, dove il tempo scorre ma allo stesso tempo resta fermo. E, soprattutto, è un posto accessibile ad ognuno di voi..perciò non vi resta che prenotare un rilassante weekend di primavera a Siena!
ALTRE CURIOSITÀ
Se vi interessa nello specifico andarci quando avviene il Palio, questo si tiene ogni anno il 2 luglio ed il 16 agosto.
Per chi volesse qualche informazione in più, vi segnaliamo questo sito ben fornito.
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