Viaggiare è meraviglioso sotto tantissimi punti di vista perché ti permette di vedere Paesi nuovi, di entrare in contatto con culture diverse dalla tua e di lanciare una sfida a te stesso.
Ma quali sono i reali benefici?
Perché dovresti amare i viaggi?
Ecco 7 lati positivi che abbiamo scoperto grazie al viaggio e che sono diventati i requisiti indispensabili per ogni nostro spostamento nel mondo.
1. Dare più valore al tempo
Quando si è immersi nella propria routine il tempo sembra volare.
Ti è mai capitato di iniziare a lavorare e di sperare che le otto ore davanti a te passassero il più velocemente possibile?
L’hai pensato ogni giorno.
Quando sei in viaggio, invece, il tempo scorre in un modo tutto particolare.
Arrivi alla sera e, ripensando alla mattina, ti sembra che sia passata un’eternità. Questo perché hai riempito la tua giornata di emozioni, di esperienze, di incontri.
Dovresti amare i viaggi per innamorarti di nuovo del tempo.
2. Amare i viaggi per imparare a cavartela da solo
A casa quando hai un problema puoi chiedere alla mamma, a un amico o a Siri.
In viaggio, spesso e volentieri, sei solo.
Se si rompono i pantaloni devi prendere il motorino e andare a cercare una sarta, se c’è freddo e non hai il riscaldamento devi pensare ad un modo per coprirti, se non esiste il trasporto pubblico devi trovare il tragitto più breve per raggiungere la destinazione.
Sono miliardi le situazioni all’interno delle quali ti puoi trovare, dalla più banale alla più complessa.
Abbiamo iniziato ad amare i viaggi perché ci hanno mostrato il nostro vero valore, lontano da tutti i punti fermi.
3. Spezzare la routine
Le abitudini sono il nostro peggior nemico e tutto ciò che esula da quello che facciamo ogni singolo giorno ci incute puro terrore.
Noi abbiamo cominciato ad amare i viaggi perché ci hanno posti di fronte a questa cruda realtà e ci hanno costretti a cambiare completamente il nostro modo di vivere la giornata.
Ma dopo niente è stato più come prima.
Ciò che ti insegna il viaggio è di crearti una routine sana, non quella asfissiante che ti chiedono i datori di lavoro in azienda.
Le giornate dovrebbero essere scandite dalle emozioni, non dalle lancette dell’orologio.
4. Amare i viaggi per eliminare il superfluo
I viaggi, soprattutto in Paesi molto poveri del mondo, ci hanno insegnato quanto sia dannoso il consumismo, quanto possediamo ma quanto in più vorremmo possedere.
E si tratta semplicemente di oggetti materiali di cui non abbiamo nessun bisogno.
Abbiamo bisogno di un paio di scarpe, non di dieci. Abbiamo bisogno di cibo nutriente, non di patatine e di alcolici. Abbiamo bisogno di un buon libro, non dell’ultimo modello di tablet.
Amare i viaggi aiuta ad amare anche il minimalismo, l’essenziale, per non mettere a tacere ciò che è veramente importante comprando qualcosa di cui non abbiamo bisogno.
5. Scoprire il valore della diversità
Prima di iniziare a viaggiare consideravamo come “altri” coloro che non erano come noi.
In modo molto presuntuoso, ignorante e stupido tendevamo ad allontanare tutto ciò che era diverso dalla nostra persona, dal nostro stile di vita, dalle nostre idee.
Ma presto il mondo ci ha insegnato una realtà ben diversa.
Amare i viaggi significa amare un diverso colore della pelle, una lingua sconosciuta, una religione antica.
Il viaggio ti insegna che le differenze sono la vera forza dell’uomo, non le diversità.
6. Amare i viaggi per provare cose mai fatte prima
Io non mangerei mai con le mani, non entrerei mai in un tempio scalzo, non mi siederei mai nella casa di un estraneo.
Questo nel tuo Paese.
Quando viaggi tutto cambia, tutto si capovolge.
All’inizio sei nella fase di negazione, nella quale dici a te stesso che mai e poi mai farai quelle cose. Ma poi ti accorgi che tutti lo fanno e boom, in un attimo diventi tu lo strano, il diverso, quello fuori luogo.
E scopri quanto sia bello mangiare un chapati con le mani, camminare a piedi nudi in un luogo sacro, condividere il tè con una famiglia che non capisce assolutamente niente di quello che dici.
Per questo abbiamo iniziato ad amare i viaggi, perché ci hanno messi di fronte a lati della nostra personalità che non avremmo mai pensato di avere.
7. Essere grato
Per noi è tutto dovuto.
Quando hai ringraziato l’ultima volta per l’acqua calda? Per la corrente elettrica? Per un pasto caldo in tavola?
Mai, non mentire a te stesso.
Tutto ci è dovuto perché siamo in una società che ci vende la perfezione e noi la pretendiamo.
Quando sei in viaggio, invece, impari che alla maggior parte delle persone del pianeta mancano le cose che abbiamo appena elencato.
E quindi, quando torni a casa e accendi la stufa in bagno, sei grato per non essere fuori al freddo. Quando giri la chiave della macchina per andare al bar sei grato di non dover fare dieci chilometri a piedi. Quando compri una cassa di bottiglie al supermercato sei grato di avere acqua commestibile.
Amare i viaggi significa amare di più la vita e te stesso.
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