


L’uomo occidentale vive con il costante presentimento che gli stia mancando sempre qualcosa.
Per combattere questa sensazione passa più tempo al bar con gli amici, si compra l’ultimo modello di smartphone uscito sul mercato, raddoppia gli ingressi alla palestra. Riempie tutta la sua giornata, ma continua a sentire un particolare vuoto dentro.
Comincia ad acquistare sempre più cose materiali perché è profondamente convinto che, se riuscirà a possedere di più, in qualche modo colmerà questo vuoto.
Ma questo non succede.
È capitato anche a te di sentirti così?
A noi è successo tantissime volte, talmente tante che ormai abbiamo perso il conto.
E più cercavamo di metterlo a tacere con beni materiali, più questo vuoto sembrava impossibile da colmare.
Il vuoto creato dall’ego
Durante la nostra giornata passiamo la maggior parte del tempo indossando una maschera.
Critichiamo chi si comporta in modo diverso dal nostro, neghiamo la maggior parte dei nostri comportamenti e cerchiamo di mostrarci sempre superiori per non essere schiacciati dagli altri.
Tutti questi comportamenti denotano un unico fulcro sul quale si concentrano tutti i nostri sforzi: l’ego.
Tutti noi, presto o tardi, siamo stati offuscati dal nostro ego, quella maschera che pensiamo sia fondamentale per sopravvivere all’interno della società e che gli altri ci richiedono.
Poi arriva un momento in cui iniziamo a sentire che ci manca sempre qualcosa nonostante tutti i nostri sforzi per mostrarci superiori, più intelligenti e sempre un passo avanti.
Come mai?
Perché l’ego maschera il nostro vero Io, quello che potremmo essere, i pensieri che potremmo avere.
L’uomo è talmente concentrato su se stesso da non riuscire a considerare tutto l’universo all’interno del quale si trova.
Ti manca davvero qualcosa, ma non è quello che pensi.
Trovare la propria spiritualità
Quando si legge il termine spiritualità si è portati a pensare che questo concetto abbia a che fare con la religione. Non è necessariamente così.
Spiritualità può essere inteso come il credere in qualcosa di più profondo.

I nostri pensieri lo possono essere, il nostro modo di vivere e di rapportarci con gli altri.
Ogni nostra azione può avere più significato rispetto a quello superficiale che gli abbiamo sempre attribuito.
Ma come si fa a trovare la propria spiritualità?
Leggendo, trascorrendo del tempo di qualità oppure portando con sé un oggetto che ci ricordi ogni giorno di vedere oltre ciò che abbiamo sotto al naso.
Noi abbiamo trovato questa guida nel mala tibetano.
L’uso del mala tibetano
Il mala tibetano è una collana di grani, simile al rosaio cristiano, che viene utilizzata da secoli nella meditazione da buddisti ed induisti.
I grani hanno la funzione di numerare i mantra da ripetere durante la meditazione e questi non devono avere necessariamente un valore religioso.
L’utilizzo del mala, infatti, si è spostato da un piano religioso ad uno spirituale, rappresenta una guida per ricordarci ogni giorno di avere pensieri più positivi verso noi stessi e nei confronti del mondo che ci circonda.
Da quando abbiamo scoperto il suo significato, siamo stati particolarmente attratti da questo meraviglioso strumento tanto che a Bali abbiamo partecipato ad un workshop su come fare un mala tibetano.
I mala sono entrati all’interno dell’artigianato di Bali e vengono creati con semi e pietre dure.
Quello di cui ti vogliamo parlare è il mala creato con i semi di rudraksha.


Il potere dei semi di rudraksha
Secondo diverse religioni orientali, questi piccoli semi possiedono enormi poteri benefici e spirituali.
Gli induisti credono che si tratti delle lacrime di Shiva, divinità alla quale vengono riconosciuti poteri distruttivi. Ma se ci pensi, è proprio grazie alla distruzione che si può creare spazio per qualcosa di nuovo e di più positivo.


I semi di rudraksha provengono da una pianta che produce dei piccoli frutti blu di diverse dimensioni e il loro potere è stato addirittura provato dalla scienza.
Pare infatti che siano in grado di rilassare, di abbassare i battiti e la temperatura corporea. Invertono gli effetti dello stress, alleviano la depressione, eliminano l’ansia e altri disturbi legati all’umore, migliorano la concentrazione, hanno proprietà anti invecchiamento e tanti altri meravigliosi benefici.
Dal punto di vista spirituale, invece, proteggono dalla negatività e ti aiutano a diventare più consapevole.
Sai perché i bambini sono così felici?
Perché credono fortemente nella magia e puoi crederci anche tu!
Se ti convinci che questo piccolo strumento possa aiutarti ad affrontare la giornata in modo più positivo, allora è quello che farà.
Il potere dei semi di rudraksha è ancora più forte se il mala viene utilizzano durante la meditazione, la quale svolge anch’essa dei processi chimici che possono cambiarti la vita.
Quando utilizzi il mala tibetano per ripetere il mantra che ti sei imposto, utilizza il pollice e il dito medio, non l’indice che simboleggia l’ego.
Come fare un mala tibetano?
Noi abbiamo avuto la fortuna di provare questa esperienza sulla meravigliosa e spirituale isola di Bali, in cui la magia trasuda da ogni pietra, ogni gesto e ogni sorriso.
Abbiamo partecipato al workshop di Aum Rudraksha Designs al centro di yoga The Yoga Barn.


A raccontarci la storia e il processo di fabbricazione è stata Candice, la ragazza che ha dato vita al suo brand di mala tibetani.
Mentre parlava ci raccontava di tutti i benefici che possiamo ottenere con la pratica quotidiana di ripetere un mantra utilizzando il mala.


Quale può essere un mantra efficace?
“Nutro il mio corpo con amore e rispetto”
“Sono grato per il mio corpo, la mia mente e la mia vita”
“Sono esattamente dove ho bisogno di essere”
Come vedi, non ci sono accenni religiosi ma solamente spirituali, ossia legati alla propria anima.
Dopodiché siamo passati alla spiegazione di come fare un mala tibetano, abbiamo preso i fili preparati dalle ragazze di Bali che ogni giorno li creano ed abbiamo iniziato ad infilare semi e pietre dure.
Anche le pietre, come sicuramente saprai, hanno dei poteri specifici che possono unirsi a quelli dei semi di rudraksha.


Creare il mala tibetano a Bali è stata un’esperienza davvero coinvolgente, non solo per l’atmosfera di sacralità che abbiamo provato sul momento, ma anche per il benessere che abbiamo iniziato a portare con noi ogni giorno.
Alla fine della creazione del mala, ogni partecipante l’ha fatto benedire per attivare tutti i poteri di questo curioso oggetto.


Se vuoi imparare tutto su come fare un mala tibetano mentre ti trovi a Bali puoi prenotare il workshop al The Yoga Barn oppure, se non vuoi aspettare il tuo prossimo viaggio, puoi acquistare direttamente il tuo mala sul sito web di Aum Rudraksha Designs.
Utilizzando il nostro codice “LAVIADELLESCIMMIE” poi ottenere uno sconto immediato del 10%.
È davvero importante ricordarsi ogni giorno quanto siamo fortunati, quanto sia meravigliosa la vita e quante cose belle possiamo realizzare.
A volte serve un piccolo aiuto per sviluppare tutta questa positività e noi l’abbiamo trovato nel mala tibetano.





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