Mentre il treno correva veloce sulla monorotaia sopraelevata non riuscivo a guardare fuori dal finestrino a causa di cartelloni pubblicitari di plastica, evidentemente incollati alla buona sul vetro, che mi impedivano di ammirare la città dall'alto. A parte qualche fetta di grattacielo in fucsia e giallo, la vista era totalmente coperta.
Allora mi sono limitata ad osservare la popolazione che mi circondava, così varia ed indifferente che ha fatto sentire fuori luogo la mia curiosità.
Durante il mio acuto esame dei vestiti e delle evidenti appartenenze religiose, ho potuto notare con stupore che nessuno portava gli occhiali da sole.
Era una giornata limpida ed i raggi entravano prepotentemente nel vagone.
Stavo per tirare fuori i miei occhiali per soffocare il fastidio agli occhi, ma poi ci ho ripensato.
Ho deciso di uniformarmi a loro in questa consuetudine a cui, ad oggi, non ho ancora trovato una spiegazione.
Aggirandomi per le vie della città, prendendo la metropolitana, entrando in un parco, l'unica cosa a colpirmi ogni volta era l'assoluta indifferenza degli altri verso di me.
Venendo da un Paese in cui giudicare il prossimo è quasi un dovere morale, entrare in questa città asiatica, la prima di tutto il continente in cui ho messo piede in realtà, mi ha lasciata perplessa.
Sembrava che le altre persone non mi vedessero, non considerassero un evento il mio essere straniera nella loro terra.
É sicuramente l'aspetto che, più di tutto, mi è rimasto impresso di questa grande città cosmopolita da un lato, ma non ancora completamente sviluppata dall'altro.
Le popolazioni asiatiche di questa parte di continente sono così.
Abituate a vivere nella diversità nella loro stessa nazione, così da non fare caso ai pochi turisti che decidono di addentrarsi nel loro mondo, tanto peculiare quanto affascinante.
Un Paese multietnico
Questo aspetto unico ci ha accompagnati in cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni, il tempo totale in cui ci siamo fermati nella città.
La Malesia è sempre stata un luogo favorevole lungo le rotte commerciali e le prime genti hanno cominciato ad insediarsi circa 40 mila anni fa.
L'etnia malese rappresenta poco più della metà della popolazione, mentre l'altra metà è composta da cinesi ed indiani.
La religione più diffusa è quella musulmana, che pare essersi instaurata in Malesia già dal '400 grazie ai sultanati.
L'Islam è la religione ufficiale e la fede si percepisce in ogni parte della città, grazie anche alle imponenti moschee.
In malese esiste l'espressione "masok melayu" che significa "abbracciare l'Islam", tuttavia letteralmente si traduce con "diventare malese". Una fede che impregna ogni cosa. Lo si nota dai palazzi, dai vestiti delle persone che ti passano vicino, dai richiami alla preghiera che echeggiano nella città.
I cinesi invece arrivarono vero l'800 per lavorare nelle miniere di stagno, portando con sé la cultura Buddista.
Per ultimi, gli indiani commerciano con la Malesia già da 2000 anni e qui provengono soprattutto indiani dell'India meridionale. Portarono con se la fede per l'Induismo e costruirono in Malesia tantissimi templi.
Questa anima multietnica ci accompagnerà nel viaggio che faremo tra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
La storia della Malesia e di Kuala Lumpur
La posizione strategica della Malesia ha sempre reso questa nazione un crocevia importante nei commerci ed una preda ambita per gli invasori provenienti da altri Paesi.
Questa sua centralità ha fatto sì che l'influsso delle nazioni vicine entrasse nelle sue viscere, cambiandone il volto per sempre. Con l'indipendenza ottenuta il 31 agosto 1957, la Malesia ha iniziato il suo progresso economico e la sua modernizzazione.
Kuala Lumpur è stata una modesta cittadina fino al 1850, per poi evolversi e trasformarsi in quello che rappresenta oggi, ossia un importante centro per il commercio e la finanza.
Tradizione e modernità si alternano fra templi induisti finemente decorati e grattacieli che svettano nel cielo grigio.
Il nome della città deriva, come spesso accade, dai fiumi che le scorrono accanto, il Klang ed il Gombak.
Abbiamo parlato prima della venuta dei cinesi in Malesia per la lavorazione dello stagno.
Per poi commerciarlo è stata creata appositamente la città di Kuala Lumpur. Questa ebbe una vita non certo facile, divisa fra litigi etnici, inondazioni ed altre catastrofi.
Ha poi visto un'espansione a fine '800 sotto il dominio inglese per poi vedersi dichiarata capitale degli Stati malesi federati.
Come accade in tante città asiatiche, la mescolanza fra tradizione e modernità è talmente forte da lasciare senza parole e te ne accorgerai in questo tour virtuale tra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Come spostarsi a Kuala Lumpur
Quando si scende dall'aereo, per ritirare i bagagli, devi prendere un trenino che ti porta fino alla zona degli arrivi dove ci sono i rulli. I tempi di attesa per i bagagli potrebbero essere un po' lunghi.
Se per caso dovessi incappare in qualche disservizio relativo al volo, come un ritardo o una cancellazione, sappi che esistono professionisti del settore che possono aiutarti a gestire la pratica.
Puoi ottenere un risarcimento al volo fino a € 600.
Una volta ritirata la valigia, un servizio molto efficiente collega l'aeroporto con la KL Sentral, ossia la stazione centrale di Kuala Lumpur.
Il servizio si chiama KLIA Express, ferma in tre punti diversi dell'aeroporto e poi parte alla volta della città.
Guardando fuori dal finestrino restiamo subito colpiti dal fatto che la zona attorno alla città sia esattamente come uno si immagina l'Asia.
Giungla attraversata da fiumi dal color cappuccino.
Il biglietto per il KLIA Express si può acquistare online da casa sul sito, per muoversi più velocemente una volta arrivati sul posto.
Quando si giunge alla KL Sentral poi si può utilizzare il trasporto pubblico e qui comincia il bello del nostro itinerario fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Non c'è una divisione fra monorotaia (monorail), metropolitana, bus ecc. Bensì ci sono diverse linee che collegano i punti più importanti della città ed ogni linea ha il suo colore e il suo diverso mezzo di trasporto. I prezzi sono davvero esigui, 1,50MYR circa a corsa. Per accedere al servizio ci sono delle macchinette dove dovrai selezionare la tratta e ti verrà consegnato un gettone, non un biglietto.
Il gettone va poi inserito nel tornello all'arrivo, per uscire, quindi non perderlo!
Quando sarai sui mezzi di trasporto di Kuala Lumpur ricordati che non sei in Italia, qui ci sono tantissime regole e vanno rispettate, anche quelle che sembrano più strane come non baciarsi!
L'arrivo in città e l'alloggio
Con il treno KLIA Express abbiamo raggiunto la KL Sentral, ossia la stazione centrale di Kuala Lumpur. Da qui abbiamo preso la monorotaia per raggiungere il nostro hotel.
Come diciamo sempre, e se ci segui da un po' ormai sarai stanco di sentirtelo dire, è consigliabile scegliere un alloggio che sia vicino alle fermate dei mezzi di trasporto, in particolar modo la metropolitana.
Noi abbiamo scelto un hotel davvero futuristico vicino alla fermata della monorotaia Bukit Nanas.
Adesso vogliamo farti sorridere: si chiama Vortex Suites KLCC Kuala Lumpur Hotel & Services. Come potrai dedurre dal nome, si tratta di un edificio molto curioso.
Mentre stavamo scorrendo la lista degli hotel a Kuala Lumpur ci ha subito colpiti.
Sai perché?
É esattamente a forma di vortice, come dice il nome!
Si tratta di un grattacielo a forma di spirale che svetta nel cielo di questa particolare città asiatica. Già da questo aspetto si percepisce quanto la modernità si sia fatta strada prepotentemente a Kuala Lumpur.
Peraltro, all'interno, hanno sperimentato un sistema molto sicuro che poi abbiamo visto essere in uso in tanti hotel dell'Asia. Senza tessera della stanza si può utilizzare l'ascensore solo per raggiungere il piano in cui è situata la reception. Mentre, per salire ulteriormente, si deve passare la tessera della camera su un lettore elettronico, altrimenti non si può accedere alle stanze dell'hotel. Un metodo davvero innovativo e funzionale dal punto di vista della sicurezza!
Tuttavia devi sapere che, se scegli la formula dell'appartamento, l'hotel è suddiviso effettivamente in appartamenti al cui interno sono state ricavate due stanze private, ognuna con la propria chiave, ed una zona comune. Quindi ti potrà capitare di incontrare altre persone nell'area comune della cucina. In ogni caso ripetiamo che ogni stanza ha la sua serratura ed il proprio bagno privato.
Noi ci siamo ritrovati ad essere in uno dei piani più alti e la vista sulla città sottostante era davvero uno spettacolo!
Ha sicuramente arricchito il nostro percorso fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
La prima impressione sulla città
Quando siamo usciti dalla stanza abbiamo cominciato a girare nelle vie adiacenti ed abbiamo avuto subito una strana sensazione.
A parte gli odori sgradevoli che si sentono di sovente, ci siamo ritrovati in una città in cui tante vie e palazzi sono malandati, lasciati incompiuti o comunque non curati. E questo crea un forte contrasto con le zone estremamente curate dove sono sorti i grattacieli o i centri commerciali.
Non esiste un centro esatto, è tutto un susseguirsi di degrado e modernità, in un vero e proprio vortice.
Cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni: la mappa
Durata
2 giorni
Prezzo generico
150 €
[senza volo]
Mezzo di trasporto
Piedi
Periodo migliore
Tutto l’anno le temperature sono tra i 25° e i 30°.
Le piogge sono più intense nei mesi di aprile e ad ottobre/novembre. Talvolta potrebbero venire acquazzoni veloci durante la giornata.
Il primo giorno a Kuala Lumpur!
Sguardo sospeso sulle Petronas Twin Towers
Abbiamo scelto come punto di partenza dell'itinerario fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni il top della città: le Petronas Twin Towers.
Completate nel giugno del 1996, sono il simbolo della Malesia ed uno spettacolo moderno conosciuto in tutto il mondo. Due giganti in vetro ed acciaio alti 88 piani che svettano fra gli altri grattacieli della capitale.
Noi le abbiamo raggiunte a piedi, data la vicinanza con il nostro hotel. Diversamente, lì accanto c'è la fermata della metro KLCC metropolitana linea 5.
Ammirarle dal basso è decisamente emozionante.
Percorrendo il marciapiede che costeggia le fontane di fronte alle Petronas potrai percepire sempre di più l'imponenza e la maestosità di queste due torri, non perfettamente identiche.
La loro forma peculiare non è stata scelta senza motivo.
Ricorda infatti quella dei minareti.
Come ti abbiamo già accennato, la religione islamica ha un grande peso nella società, infatti la scelta della pianta a forma di stella con otto punte richiama i principi dell'Islam di armonia ed unità.
Se sai già la giornata in cui desideri visitarle, ti consigliamo di acquistare il biglietto online perché, essendo molto frequentate, potresti rischiare di non entrare. Puoi comodamente prenotarlo online sul sito internet ufficiale.
Sito delle Petronas Twin Towers
La visita costa 85MYR per gli stranieri, quindi coloro che non hanno cittadinanza in questo Paese, e comprende la visita guidata in inglese con la spiegazione della storia e della struttura nei minimi particolari.
Sul sito troverai anche gli orari ed i giorni di apertura, tenendo ben presente che sono chiuse il lunedì, quindi segnatelo mentre pianifichi l'itinerario su cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Ora ti raccontiamo una curiosità!
Il ponte fra le due torri serve per facilitare il passaggio fra una e l'altra. Sono connesse dal ponte al piano 41 e 42. Ma la vera particolarità del ponte è il fatto di essere leggermente mobile, per non contrastare troppo le forti correnti che lo sferzato a quell'altezza elevata. Quindi, quando ci sono venti molto forti, scorre in modo impercettibile lungo il perno a cui è ancorato per evitare di rompersi!
La vista della città da quest'altezza è davvero suggestiva.
Si può scorgere con chiarezza il distacco fra queste moderne opere di ingegneria ed architettura e le vaste zone verdi che popolano il centro di Kuala Lumpur.
Sembra una zona a sé, quasi un parco tematico creato su misura.
Forse a destabilizzare un po' è il fatto che, in questa città, non esiste un verso e proprio punto centrale, ma si compone di tante diverse zone, ognuna con la sua particolarità.
Per entrare alle Petronas dovrai passare attraverso un metal detector e depositare borsa o zaino al guardaroba, la sicurezza è molto ligia al dovere.
Le Petronas Twin Towers al tramonto
Noi ti abbiamo consigliato di visitarle come prima tappa per iniziare subito alla grande l'itinerario fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Tuttavia, nulla ti vieta di scegliere uno degli ultimi ingressi e di goderti il tramonto dalla stanza più alta delle torri.
Osservare il sole che cala, i colori che cambiano sui vetri delle cupole, la città che viene sommersa dal blu della notte mescolato al cipria del sole che se ne va per andare a salutare un altro continente.
Impalpabile, una nebbiolina fine avvolge la città nel suo abbraccio.
Chi ha già visitato dei Paesi asiatici la conosce bene.
Sa che quando arriva inizia il momento della quiete.
Suria KLCC e giardini KLCC
La zona sottostante le Petronas Twin Towers è molto interessante. Ci sono delle fontane e un bellissimo giardino curato che potrai scegliere come postazione per farti qualche foto insieme alle torri, stando attento a districarti fra i locali che cercano di venderti i bastoni per i selfie ed i grandangoli per gli smartphone!
Inoltre, sotto alle Petronas, si trova un immenso centro commerciale.
Durante il nostro viaggio in questa punta di Asia siamo rimasti letteralmente sconvolti dalla dimensione e dalla quantità del centri commerciali. I marchi più famosi del mondo sono racchiusi dentro ad immense strutture piene di luci ed insegne. Cercando di ripararti dal freddo gelido che i condizionatori producono all'interno, ti consigliamo di visitarne uno e di inserirlo fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni perché è davvero un'esperienza insolita.
Il quartiere indiano di Kuala Lumpur
É arrivato il momento di entrare in un mondo parallelo.
L'essenza multietnica della città non si limita alle credenze religiose o ai luoghi di culto.
Si tratta di un vero puzzle di sensazioni, profumi, colori, lingue che ti accompagna in ogni aspetto di cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Torna di nuovo alla fermata della metro e prendi la KLCC metropolitana linea 5, per arrivare fino a Masjid Jamek metropolitana linea 5. Da qui, attraversa il fiume a piedi e preparati ad entrare in un film di Bollywood.
Ti ritroverai catapultato in India e non per modo di dire.
I negozi di abiti indiani sono vicino a bancarelle che preparano dolci tipici. Le vetrine di gioielli si alternano ai tavoli piedi di collane utilizzate nei riti induisti. Musiche cantilenanti invadono le vie e si fanno largo tra grigi palazzi che delimitano questa piccola parte di India.
All'epoca non ero ancora stata in quel Paese, non potevo fare un paragone obiettivo.
Poi sono stata anche in India e, col senno di poi, ho capito di averne avuto già un assaggio nel centro di Kuala Lumpur.
Le bancarelle con l'olio per friggere i Jalebi, le sete colorate che svolazzavano sotto ai portici, e gli incensi.
Il profumo dell'incenso indiano unito a quel leggero odore di bruciato è ciò che caratterizza un popolo che non abbandona le proprie caratteristiche in nessuna parte del mondo.
Il Bazar malese
Passata la moschea indiana si torna nel mondo della Malesia.
Un piccolo bazar occupa una zona di strada, come se la popolazione malese volesse far tornare l'attenzione su di sé, partendo dalla miriade di bandierine appese in alto. Tra i banchetti ammassati, ci si deve far largo tra souvenir, cellulari e vestiti che svolazzano sopra alle teste. In mezzo a tutta questa merce si può scorgere il viso di qualche bambino che osserva incuriosito i passanti a caccia dell'ennesima calamita da appendere al frigorifero.
Gli ombrelli di Kuala Lumpur
Non abbiamo saputo scegliere un altro nome per chiamare questa particolare struttura, molto recente, che è stata costruita vicino alla Moschea Masjid Jamek. Si tratta si una struttura creata da ombrelli che si incastrano gli uni con gli altri. Creano decisamente una bella atmosfera per scattare una foto particolare, soprattutto quando, verso sera, vengono illuminati da una calda luce gialla.
La Moschea Masjid Jamek
Superati gli ombrelli, si entra nel perimetro della zona sacra della Moschea Masjid Jamek, uno dei fulcri principali di cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Si tratta della più antica moschea di Kuala Lumpur, costruita in un raffinato stile Mughal in marmo e mattoni rossi. Le colonne con gli archi, le cupole e i minareti le conferiscono un'aria molto orientale. Le palme ed il fiume vicino completano questo angolo pacifico in mezzo al caos della grande città.
Se vuoi visitarla però informati sugli orari delle preghiere perché, in quei momenti, è proibito l'accesso ai turisti. Ogni giorno chiude verso le 16. Per questo fatto non siamo riusciti a visitarla all'interno, ma abbiamo visto solo il giardino circostante.
Oltrepassate le palme, si arriva ad una zona nuova, con un ponte che attraversa un canale.
Gli edifici ricordano i Paesi arabi, mentre i grattacieli intorno delimitano l'area.
Noi siamo arrivati qui verso il tramonto, una strana luce si stava cominciando a formare ed a stagliarsi contro le nuvole. L'aria diventava sempre più gialla, tutto attorno a noi stava assumendo colori sempre più caldi.
Questo giallo si è presto tramutato in un arancio intenso ed ha tinto tutta la scena circostante.
Sembrava che si stesse formando una tempesta di sabbia, per quanto impensabile fosse la cosa dato che la sabbia non esiste in questa parte di mondo. Ci siamo ritrovati a vivere un momento surreale.
Poi, come ciliegina sulla torta, hanno acceso le fontane che hanno illuminato l'interno del canale.
É stata una delle cose più belle che abbiamo visto durante questa breve visita della città ed una delle tappe migliori che puoi scegliere quando decidi cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
Il Palazzo del sultano Abdul Samad
Dall'altra parte del canale, come perfetta cornice per questa scena da Mille e una notte, si staglia il perfetto palazzo del sultano Abdul Samad in stile moresco che si affaccia sulla piazza Merdeka, la piazza dell'Indipendenza.
Il palazzo era inizialmente la sede dell'amministrazione coloniale. In questa zona infatti si trova l'antico quartiere coloniale. Ritroviamo lo stile mughal della moschea, un influsso islamico e qualche richiamo all'architettura egizia.
Oggi vi risiede la sezione commercio dell'Alta corte di giustizia malese.
La piazza Merdeka, il 31 agosto 1957, vide la discesa della bandiera britannica e la proclamazione, appunto, dell'indipendenza della Malesia.
China Town e il Tempio Sze Ya
Proseguendo lungo la strada puoi arrivare fino al quartiere cinese.
Qui la scena cambia totalmente.
Lanterne rosse e motorini ti accompagneranno fra mercati di artigianato e templi Buddisti.
Il Tempio Sze Ya ne è un degno rappresentante perché, al suo interno, si può ammirare il classico arredo rosso dei templi cinesi ed osservare i fedeli mentre accendono i bastoncini degli incensi e recitano le preghiere.
Quando ti capita, lungo la strada, di vedere uno di questi templi, ti consigliamo di entrare. Sono molto particolari e fanno parte a tutti gli effetti del volto multietnico di Kuala Lumpur e di questa zona dell'Asia per estensione.
Cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni: il secondo round
Gita alle Batu Caves
Il secondo giorno dell'itinerario fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni ti consigliamo di alzarti presto, recarti alla KL Sentral, salire sul treno KTM Komuter e raggiungere le Batu Caves.
Si tratta di tre grotte calcaree che ospitano al loro interno diversi templi, i quali sono meta di importanti pellegrinaggi.
In queste grotte vivono anche numerose colonie di macachi che ti faranno compagnia durante la visita.
Siccome si tratta di una delle zone più belle di Kuala Lumpur, non ce la sentiamo di limitarci a qualche frase veloce per descriverla, perciò ti rimandiamo all'articolo che abbiamo scritto sull'intero sito, la visita alle grotte e l'aria mistica che si respira.
Le Batu Caves a Kuala Lumpur: grotte in cui le scimmie popolano i templi
Il Tempio Buddista Thean Hou
Chiudiamo l'itinerario fra cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni portandoti ad ammirare un magnifico tempio.
Si trova su una collina abbastanza distante dal centro, quindi hai due opzioni.
I bus qui non arrivano, perciò puoi fare la strada a piedi, se hai un'ora buona da perdere, oppure puoi cercare un taxi. L'ultima parte della strada è in forte salita, considera anche questo fattore.
Devi proprio guadagnartelo il tempio!
Ma una volta arrivato qui capirai perché sosteniamo che sia uno spettacolo magnifico.
Si tratta di un tempio cinese su quattro livelli costruito negli anni '80.
Thean Hou è la madre celeste protettrice di tutti coloro che vanno per mare ed è a lei che è stato dedicato questo tempio, uno dei principali luoghi di culto della Malesia.
I tetti su più livelli che si incastrano fra di loro, le lanterne ed i tipici dragoni cinesi che aprono la bocca verso il cielo, il bianco ed il rosso dei muri e delle colonne, rendono il tempio Thean Hou una vera opera d'arte.
La sala per la preghiera è al terzo piano, mentre nelle altre si svolgono ricevimenti, anche per i matrimoni e, al piano terra, si trovano diversi negozi di alimentari e souvenir.
Nel giardino a lato del tempio si trovano delle statue di animali, questi rappresentano i segni dello zodiaco cinese.
Noi avevamo deciso di andare a piedi perché amiamo camminare, anche se questa volta sconsigliamo la scelta perchè la strada da costeggiare non è delle migliori.
Abbiamo fatto davvero fatica ad arrivare fino in cima alla collina, senza contare il caldo che c'era in estate.
Ma quando ci siamo trovati davanti il palazzo non abbiamo potuto fare altro che ammirarlo estasiati.
Sembrava finto dal tanto era bello e curato nei minimi particolari. Ci siamo rincorsi su e giù per le gradinate, ci siamo riposati nei tavolini sotto alle cupole poste ai quattro lati del tempio, abbiamo osservato la perfezione degli interni.
É un luogo imperdibile nell'itinerario su cosa vedere a Kuala Lumpur in 2 giorni.
E finalmente hai capito dove abbiamo scattato questa foto che vedi così spesso sul nostro sito e sui nostri canali social!
La nostra storia termina qui.
Se vuoi avere più tempo per visitare la città e viverne davvero l'atmosfera ti consigliamo di prenderti anche 3 giorni, perché il bello è proprio scoprire cosa si cela dietro ogni angolo.
Per entrare in Malesia è necessario il passaporto ma non il visto.
In ogni caso è sempre consigliabile controllare sul sito di Viaggiare Sicuri.
Noi abbiamo fatto i vaccini per l'epatite A e per il tifo.
Il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio solo per chi proviene da Paesi a rischio. Si sono manifestati casi di febbre dengue, Zika ed encefalite giapponese, anche se stanno cercando di arginare il rischio.
É consigliabile chiedere ad un centro specializzato sulle malattie estere quali vaccini sia meglio fare.
Inoltre, è sempre consigliabile stipulare un'assicurazione sanitaria prima di partire, che copra eventuali spese mediche in loco ed il trasferimento in aereo in patria.
Kuala Lumpur è 7 ore avanti rispetto all'Italia.
Ringgit malese (MYR), si può cambiare tranquillamente in aeroporto all'arrivo e vale 0,20 € cambio aggiornato a febbraio 2018.
FONTI
Alcune informazioni sui dati storici degli edifici sono state tratte da Le Guide Mondadori "Malesia e Singapore".
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