Tantissimi ragazzi pieni di sogni ci scrivono dicendo che da sempre avrebbero voluto viaggiare ma che, per un motivo o per un altro, non sono mai riusciti. Ci chiedono che percorso seguire, che consigli possiamo dargli.
Ecco il nostro consiglio: non aspettare per viaggiare.
Se lo fai rischi di vivere una vita profondamente infelice, di diventare un’altra persona e di collezionare solo rimpianti invece di forti emozioni.
Ecco come fare per non cadere in questo loop.
Prima ci sono le aspettative dei genitori
È una fortuna rara quella di avere dei genitori che ti incitano a lasciare il porto sicuro per fare nuove avventure, che ti crescono con mentalità aperta senza pregiudizi, che ti spronano ad essere veramente te stesso.
Forse è l’1% della popolazione. O probabilmente è anche meno.
La maggior parte dei genitori ti impone i doveri. Ti dice che devi studiare, che devi trovare un buon lavoro, che devi fare una famiglia. Questo è ciò che fa la maggior parte della società e, di conseguenza, è ciò che viene concepito come giusto.
Quello di cui non si rendono conto, o forse se ne rende conto solo una minoranza che poi fa finta di nulla, è che queste sono le loro aspettative. Quelle di un’altra epoca, di un’altra mentalità. Semplicemente, di un’altra persona.
Tu sei tue questa è una scoperta meravigliosa da fare nel corso della vita. Ma per accontentare le aspettative dei genitori spesso ci si mette da parte. Chi vuole viaggiare aspetta.
Le richieste di compagni incompatibili
Magari riesci a finire gli studi esaudendo una parte delle aspettative dei tuoi genitori. Molto bravo, hai messo da parte te stesso a favore degli altri per anni e anni.
Ora magari pensi di essere libero e invece ecco che arriva un amore. Ma è difficile trovare una persona che ti capisca nel profondo, con cui poter avere un’unione spirituale ed intellettuale.
Tu ami viaggiare ma lui, o lei, magari no. Così ti metti da parte. Aspetti dicendoti che cambierà, che forse in futuro migliorerà. Questa è solo un’illusione perché anche quella persona, esattamente come te, ha i propri sogni e le proprie aspirazioni.
Poi arrivano i disastri naturali
Poi arriva il coronavirus, scoppia un dissidio interno nel Paese che vuoi conoscere da una vita, arriva un terremoto o un’inondazione. E aspetti.
Sai perché? Esaurito il volere delle persone che ti circondano, poi accade la vita vera. Quella fatta di imprevisti, di disagi, di scogli da superare. Quelli contro cui, veramente, hai poco potere.
Allora gestisci al meglio il tuo potere nel momento in cui ce l’hai e non aspettare per viaggiare. Perché la vita non aspetta te.
Non aspettare per viaggiare, parti ora
Se continui ad aspettare, la congiunzione astrale che stai cercando non si verificherà mai. Questo semplicemente perché stai cercando nel futuro qualcosa che risiede nel tuo presente.
Se stai studiando e vuoi viaggiare, fai domanda per un erasmus. Non permettere a nessuno di dirti che non serve, anzi probabilmente servirà molto di più dell’università che stai facendo perché almeno imparerai una lingua straniera.
Hai una persona vicino che non ti capisce? Non metterti da parte. Invitala a scoprire il mondo con te, magari cambierà anche lei. E, se questo non dovesse accettare, allora la persona per te deve ancora arrivare.
Vuoi lavorare e viaggiare? Non rinchiuderti in un ufficio sempre nella stessa speranza che si verifichi la congiunzione astrale. Fai un visto per un Paese estero, parti e impara un nuovo mestiere. Oppure creati una nuova professione in Italia, come nomade digitale, e poi parti per scoprire il mondo.
La vita ci mette solo delle soluzioni sotto al naso, siamo noi che non le vediamo perché immancabilmente le cerchiamo da qualche altra parte.
Questa è esattamente la morale del racconto buddista sulla signora anziana alla ricerca del suo ago.
Non aspettare ancora per viaggiare. Appena puoi, e senti che la voglia arriva, parti. Solo così gli altri potranno accettarti e rispettarti per la persona che sei veramente.
felicità
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