Quanta pressione ti mettono genitori, insegnanti e amici quando ti dicono di cercare il tuo scopo nella vita? E così ti arrovelli, provi diverse cose, le pianti quasi tutte e il tuo cervello non fa altro che inviarti un unico e semplice input: perché io non ho uno scopo nella vita?
Nella cultura occidentale, parlo di questa perché è quella in cui sono nata e cresciuta e che quindi conosco meglio, cercare uno scopo nella vita sembra un dovere morale.
È una situazione che ti mette a disagio, ti mette ansia, anche perché potresti vedere i tuoi amici sicuri sul loro percorso futuro mentre il tuo sembra così nebbioso.
Sei tu che stai sbagliando? Gli altri ti faranno credere di sì. Ma se fosse vero il contrario?
Un maestro in India una volta mi disse: io ti dirò cose che nessun’altro ti dirà, e te le dirò per il tuo bene.
È così. In Occidente passiamo tutta la vita da predatori, viviamo per “avere”, non per “vivere”. E al 99% nessuno ti dirà che ci sono anche altri punti di vista.
Ecco cosa mi hanno risposto i viaggi alla mancanza di scopo nella vita.
Una trappola mentale in cui tanti cadono
L’ho provata, la sensazione che deriva dalla mancanza di scopo nella vita. Quando ero giovane, nel grigione della Pianura Padana, mentre tutti gli altri sembravano assolutamente a proprio agio in quella vita, io non riuscivo a farmene una ragione.
Non mi interessava nulla di quello che mi insegnavano nelle scuole che avevo scelto, non mi piacevano gli sport a disposizione in quel luogo, non mi dava emozioni positive la gente. Mi sentivo inadeguata alla vita, mi sentivo sbagliata.
Poi ho scoperto la scrittura e, banalmente, ho notato che nelle scuole nessuno me l’aveva insegnata. Poi ho scoperto il surf, e ho capito che il problema era essere nata in un punto in cui non c’era l’oceano. E ancora, sono andata a Bali e sono rimasta conquistata dai sorrisi delle persone. E ho capito che chi vive nella nebbia e lavora otto ore al giorno per poi ubriacarsi nel weekend non può essere felice e nemmeno provare una serenità d’animo.
Stavo solo guardando la vita dal punto d’osservazione sbagliato. E, cosa ancora più importante, nessuno mi aveva detto che ne esistevano altri.
La vita è vita
L’altro giorno leggevo le parole di Sadhguru sul suo canale Instagram ufficiale. Diceva:
“Qual è lo scopo della vita? Se presti un po’ di attenzione al processo della vita, non avrai bisogno di alcuno scopo. Ci sono così tante cose incredibili che accadono dentro di te. Se presti sufficiente attenzione, la vita è così incredibilmente intricata che ti terrà occupato per un milione di anni o più. Lo scopo della vita è vivere e vivere pienamente. Vivere pienamente non significa fare festa ogni sera. Vivere pienamente significa che, prima di morire, ogni aspetto della vita è stato esplorato. […] Questo è uno scopo sufficiente”.
Molti, quasi tutti a dire il vero, mi chiedono perché continuo a tornare in India. Perché qui la vita è semplicemente vita. Si lavora, si mangia, si dorme, si fanno figli e si prega. La maggior parte della popolazione vive così e vive bene.
Sai cosa dice Osho nel suo libro “La gioia di vivere pericolosamente”?
Dice: “Abbandona l’idea di diventare qualcuno, tu sei già un capolavoro. Puoi essere felice solo se diventi te stesso”.
Credi che solo gli indiani riescano a pensarla così? Allora voliamo fino in Messico grazie alle parole del Nagual Carlo Castaneda ne “L’arte di sognare”: “Noi siamo qui, e la fissazione del nostro punto di unione è così soverchiante da averci fatto dimenticare da dove proveniamo e qual è lo scopo per il quale siamo venuti qui”.
In poche parole, ci siamo fossilizzati talmente tanto in un’unica dimensione, un unico punto di vista, da esserci dimenticati tutte le altre angolazioni.
È uscito il mio nuovo libro!
VRAJA
È un romanzo che parla di crescita personale, nomadismo digitale, spiritualità e del viaggio in India che mi ha cambiato la vita.
Mancanza di scopo nella vita, mancanza di un’etichetta
Per molti, non per tutti certo, la mancanza di scopo nella vita coincide con la mancanza di un’etichetta. Hai notato quanto le persone si sentano a proprio agio nelle etichette?
Dicono di essere avvocati, medici, operai.
Non si identificano come individui, come anime, ma attraverso il lavoro che fanno o lo sport che praticano. Questa è puramente un’etichetta.
Un essere umano è molto più di un dottore, molto più di una madre o un padre, di un fidanzato o una fidanzata, di uno sportivo, di un musicista o di tutto ciò con cui si vuole etichettare.
Sei tu, che bisogno c’è di darsi un’etichetta?
Quando dici non ho uno scopo nella vita, in realtà, senti la necessità di appartenere a qualcosa. Tutti amano l’idea di lavorare, di contribuire, a qualcosa di più grande di loro. È il motivo per cui le persone studiano, per cui pregano Dio. Abbiamo bisogno di contribuire a qualcosa di grande, più grande di noi.
Accettato il fatto che non devi sentire la mancanza di un’etichetta che ti incasella, potresti sentire la mancanza di questa vocazione. E fai bene a porti delle domande, fai bene a cercare un senso. Ma, forse, lo scopo della vita deve ancora manifestarsi per te. E, magari, può avere tante sfaccettature.
Come trovare uno scopo nella vita
Prima di tutto, smetti di dire: non ho uno scopo nella vita. Fossilizzarti su un quesito non ti aiuterà a trovare la soluzione, ma solamente a ingigantirlo.
Prova a vivere, semplicemente.
Quando una persona ti chiederà: qual è lo scopo della tua vita? Tu rispondi, semplicemente, vivere.
E non c’è uno scopo più elevato, credimi.
Qual è la prova del nove? Viaggia, e scoprirai quanto può essere incredibile la tua giornata.
Come trovare lo scopo nella vita? Fai una passeggiata all’alba o al tramonto, fai un bagno nell’oceano, chiudi gli occhi e lasciati cullare dalla brezza, ammira la luce del sole che passa tra le foglie degli alberi, guarda il sorriso di una persona cara, assapora un cibo nuovo, annusa il profumo di un fiore, ascolta una lingua mai ascoltata prima. Oppure prova il samar, la bellezza di sedersi insieme al tramonto e raccontarsi storie.
Sentirai quanta poesia e questo è, come dicevamo, vivere.
Sei tutto concentrato su come trovare uno scopo nella vita, perdendo di vista il fatto che sei già qui per una ragione. Sei in un corpo umano per fare esperienza della vita. E quindi trova la tua ragione nell’essere viaggiatore, nell’essere amico, figlio, genitore e così via.
È già sufficiente, stai già facendo abbastanza.
Non ho uno scopo nella vita: forse è ora di smettere di cercarlo
Forse non è di uno scopo nella vita ciò di cui hai bisogno, ma di trovare uno scopo nelle piccole cose che fai durante la giornata. Goditi il lavoro, goditi la famiglia e le cose che ti piace fare. Sviluppa la tua sensibilità, nota quanta spiritualità e sacralità c’è in ogni messaggio che la vita ti invia, in ogni situazione in cui ti mette.
E se non ti senti a tuo agio nella tua comunità o sul tuo posto di lavoro, puoi sempre scegliere un’altra strada.
Da qualche parte, nel mondo, ci sono persone che hanno bisogno di te, che sanno valorizzarti, che possono considerarti un dono inestimabile nelle loro vite. Da qualche parte, forse c’è il lavoro dei tuoi sogni, la fede che cercavi, una vocazione che non sapevi di avere.
Non limitarti a guardare la boccia di vetro in cui ti hanno confinato, ma ricorda che fuori c’è un oceano ad aspettarti.
Forse non è vero che ti manca uno scopo nella vita, forse non sei nel punto giusto per riuscire a vederlo.
felicità
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