Ti è mai capitato di fare un giro per la piazza del tuo paese e incontrare qualche conoscente? Quando gli chiedi come va, immancabilmente, quest’ultimo ti risponderà che è oberato di lavoro, che ha dovuto portare il cane dal veterinario, che le rate del mutuo lo stanno prosciugando e via dicendo.
Se ci badi, la maggior parte delle persone passa la vita a crogiolarsi nelle proprie difficoltà.
Si lamentano di ciò che gli capita, di qualunque entità sia, e si chiedono perché sia successo proprio a loro, dando per scontando che sia una punizione divina risparmiata a tutti gli altri esseri viventi.
Queste persone vivono una vita profondamente infelice perché sono sempre scontente per qualcosa, ecco perché è importante imparare come superare i momenti difficili.
Non capita solo a te
Alla base di questa abitudine, ormai consolidata all’interno della nostra società, c’è la forte convinzione che gli errori che si fanno durante la vita, le difficoltà che si presentano ogni giorno e gli imprevisti che dobbiamo risolvere, siano una immensa seccatura.
La nostra vita è talmente pianificata al secondo che non accettiamo l’inconveniente.
Cinque minuti di coda al semaforo ci mandano in escandescenza, un professore che ci rimanda all’esame ci sembra un’onta indelebile e un appunto del nostro capo ci fa vergognare di come lavoriamo.
Vorremmo che tutto fosse semplice, che non ci fossero mai imprevisti e che tutto scorresse liscio esattamente come lo desideriamo.
Ma la verità è ben diversa.
Sapere come superare i momenti difficili è fondamentale perché, che tu ci creda o no, fanno parte della vita di tutti.
E ti dirò di più, le avversità sono un passaggio fondamentale all’interno della nostra quotidianità. Il motivo ce lo spiega una profonda parabola buddista.
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Il buddismo ci insegna come superare i momenti difficili
La storia del contadino che voleva essere Dio ci insegna che le difficoltà sono necessarie all’interno della nostra vita. Non vanno eliminate, ma superate.
La parabola recita più o meno così:
Un giorno un contadino incontrò Dio e gli disse:
“Tu hai creato il mondo ma non sei un contadino, non sai nulla dell’agricoltura. Hai ancora tanto da imparare.“
Allora Dio gli chiese:
“Cosa mi consigli di fare?“
Il contadino non si fece sfuggire l’occasione:
“Dammi un anno e lascia che le cose vadano esattamente come voglio io. Vedrai che dopo non esisterà più la povertà.“
Dio accettò e l’agricoltore chiese il massimo: non volle più tempeste né pericoli per il proprio grano. Così quest’ultimo crebbe forte e rigoglioso e tutti i contadini furono felici. Sembrava davvero tutto perfetto.
Alla fine dell’anno, l’agricoltore rivide Dio e gli disse con orgoglio:
“Hai visto quanto grano? Abbiamo raccolto abbastanza cibo per 10 anni senza dover più lavorare!“
Ma quando prese in mano il grano, il contadino si accorse che tutti i chicchi erano vuoti. Così interrogò Dio per capire cosa fosse successo e lui gli rispose:
“Hai deciso di eliminare tutti i conflitti e le intemperie, così il grano non ha potuto maturare.“
Con questa semplice storia, il buddismo ci insegna che la strada senza avversità non è sempre la scelta migliore. Momentaneamente potresti pensare di essere più felice, ma la verità è che hai solamente aggirato il problema, creandone uno ancora più grosso.
Non evitare le difficoltà, ma impara la lezione che ti vogliono dare
Durante l’università ho dovuto affrontare molti momenti bui. Mi chiedevo perché mi trovassi in quella situazione, perché proprio io dovessi stare così male per seguire un percorso che non mi apparteneva.
Ricordo ancora tutte le volte in cui ho pensato di gettare la spugna, di scegliere la strada più semplice.
Avrei potuto mollare tutto in qualsiasi momento. Tanti lo fanno, non sarei stata né la prima né l’ultima.
Non capivo perché altre persone potevano studiare materie più semplici, avevano percorsi più brevi o ambienti più stimolanti. La mia strada, invece, mi sembrava così difficile.
Ma ho deciso comunque di andare avanti, ripetendomi che non sarebbe durato per sempre.
Ora, proprio quelle avversità, mi hanno permesso di crearmi la carriera che ho sempre desiderato, addirittura sfruttando gli studi che ho intrapreso e completato.
Sarebbe stato molto più facile scappare, ma ora non mi troverei qui a raccontarti questa storia.
Perciò, la prossima volta che vorrai aggirare una difficoltà, perché ti sembra troppo impegnativa da sopportare, ripensa alla parabola del contadino buddista.
Invece di lamentarti e piangerti addosso, impara come superare i momenti difficili, trova la forza e la motivazione dentro di te.
Se la vita ti mette un paletto tra le ruote, forse vuole insegnarti come fare qualcosa, vuole farti scoprire una dote che credevi di non avere o vuole semplicemente renderti più consapevole del fatto che esistono i momenti brutti esattamente come i momenti belli.
Alla fine tutto andrà bene e, se non sta andando bene, significa che non è ancora la fine.
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