Per chi desidera intraprendere una vita da nomade digitale o ritrovare un equilibrio interiore esiste una prima e immancabile destinazione.
Bali.
Questa piccola isola dell’arcipelago indonesiano rappresenta il paradiso dei nomadi digitali perché è particolarmente ricca di bar, ristoranti e coworking dove poter lavorare e socializzare con tante altre persone che condividono questo stile di vita e di lavoro.
Ma è anche la destinazione d’eccellenza per chi vuole staccarsi dal mondo materiale e ritrovare se stesso immerso nella natura, tra i profumi del cibo nutriente, l’aroma dei frangipani e le musiche locali.
Uno dei luoghi più mistici ed affascinanti dell’isola è Ubud, un villaggio posizionato nel centro esatto e racchiuso all’interno della giungla, dove uomini e animali coesistono da migliaia di anni.
Chi ha la fortuna di riuscire a recarsi a Ubud non può fare a meno di innamorarsene e soprattutto i nomadi digitali, coloro che scelgono una destinazione per stare fermi anche diverse settimane a lavorare, l’hanno eletta come la loro meta preferita.
Questa guida è stata pensata per chi vuole viaggiare – e magari lavorare – in un nuovo Paese e vuole farlo nelle migliori condizioni possibili, per poi trascorrere il rimanente tempo a vivere.
Cosa vedere a Ubud: regole di sopravvivenza
Non puoi andare a Ubud senza conoscere qualche dettaglio in più sull’isola e qualche suggerimento da chi c’è stato diverse volte.
Ecco tutto quello che devi sapere!
Quando andare a Ubud
I mesi migliori per visitare Bali vanno da Aprile a Settembre. Quelli in cui le temperature sono più alte e gradevoli sono Giugno, Luglio e Agosto.
Per quanto riguarda questi ultimi tre mesi, c’è un aspetto da considerare: coincidono con le vacanze estive italiane.
Durante i mesi di giugno e luglio l’isola comincia ad essere popolata in modo consistente dai turisti ma ad agosto diventa quasi impossibile spostarsi e visitare i luoghi d’interesse, soprattutto a Ubud.
Dato che si tratta di una guida anche per nomadi digitali, ti consigliamo di scegliere un altro mese in cui recarti sull’isola ed evitare agosto, perché rischieresti di trovare i locali affollati e di non riuscire a lavorare.
Come parlano a Ubud?
I proprietari di strutture ricettive, bar, ristoranti e i tassisti parlano generalmente un buon inglese. Questo è vero anche per i negozi del centro. Appena si esce dalle strade più trafficate, però, ti capiterà di incontrare tantissime persone che non lo parlano e dovrai farti capire in altri modi.
Sull’isola sono presenti guide turistiche che parlano tutte le lingue più diffuse nel mondo, se tu fossi interessato a fare qualche escursione per l’isola.
Inoltre, i balinesi parlano un inglese fortemente intaccato dal loro accento nativo. All’inizio potresti fare un po’ fatica a comprendere quello che dicono ma, dopo un paio di giorni, ti possiamo assicurare che il disagio passa.
Non è forse anche questo il bello del viaggio?
Quanto costa la vita?
La moneta nazionale è la rupia indonesiana (IDR). Considera che 1€ equivale all’incirca a 17.000 rupie, da verificare in base al cambio attuale.
Ma eccoti un’idea dei costi a cui andrai incontro:
- Mie Goreng: 35.000 rupie
- Noleggio scooter giornaliero: 40/50.000 rupie
- Una notte in un alloggio medio: 200.000 rupie
Come spostarsi a Ubud
Se devi percorrere delle distanze brevi e senza bagagli, il mezzo più consigliato è il motorino. È molto apprezzato sia dai balinesi che dagli stranieri e ti capiterà di vederne tantissimi scorrazzare per l’isola (con o senza tavola da surf). Stai attento alla guida dal lato sinistro in stile inglese!
Diversamente, se devi spostarti con i bagagli, puoi ricorrere ai taxi. I taxi nazionali Blue Bird Group sono di un colore azzurro chiaro con un uccello stilizzato sopra. Fai attenzione perché sono tantissimi i taxi abusivi che hanno copiato la grafica di quelli ufficiali e puoi notare la differenza solo guardandoli molto attentamente.
I taxi ufficiali sono più affidabili perché il prezzo della corsa è stabilito tramite tassametro, mentre quelli abusivi potrebbero contrattare un prezzo fisso, e se non sei pratico del posto, la fregatura è dietro l’angolo.
Infine, per spostarti nell’isola di Bali puoi utilizzare un’app simile a Uber molto diffusa in Asia che si chiama Grab. Grazie a questa applicazione puoi chiedere un passaggio a persone locali pagandogli una tassa in base alla lunghezza del percorso.
L’unico inconveniente è che nei centri come Ubud questo servizio non sarebbe permesso e la maggior parte dei driver non arriva in questa meta.
SIM locali
Ubud è considerato il paradiso dei nomadi digitali non a caso. In quasi tutti i locali e gli alloggi è possibile trovare un buon Wi-Fi.
In alternativa, per poche rupie puoi acquistare una SIM locale con la rete per essere connesso anche durante gli spostamenti. Le SIM vengono vendute in diversi negozi che commerciano telefonia in generale, non solo a Ubud ma in tutta l’isola.
Cosa vedere a Ubud
Raccogliere tutti i luoghi da vedere a Ubud in un unico posto è impossibile. Ogni volta in cui uscirai a piedi o in motorino per visitare questo villaggio scoprirai un luogo nuovo, un ristorante dal nome esotico o un profumo particolare.
Noi ci limitiamo a indicarti tutti i luoghi che in tanti anni ci sono rimasti nel cuore e che rappresentano un ottimo punto di partenza per visitare questo paradisiaco angolo di mondo.
Monkey Forest
Nel centro di Ubud si trova la Monkey Forest, ossia la foresta sacra delle scimmie, ettari ed ettari di vegetazione primordiale dove sono custodite centinaia di scimmie di tutte le età.
Sono i macachi di Giava, non raggiungono grandi dimensioni ed hanno la coda lunga.
È una meta turistica, non possiamo negarlo, ma è interessante per vedere queste scimmie dal vivo, anche se devi fare attenzione agli scippi, le scimmie sono abili ladre! Si guadagna sicuramente il primo posto tra cosa vedere a Ubud.
Percorrere il Campuhan Ridge Walk
Basilare in cosa vedere a Ubud è la passeggiata sulle Tjampuhan’s Sacred Hills, un sentiero panoramico che si snoda sulle colline vicino al centro di Ubud.
È un must sia per i turisti, che spesso vi si recano la mattina presto per scattare delle foto, sia per i locali che vanno a fare una passeggiata prima che inizi la giornata.
La collina è posta nel mezzo di una vallata, circondata dalle palme e dalle strutture caratteristiche che vi sono sorti attorno nel tempo.
All’alba, il momento che consigliamo, si possono vedere scene davvero curiose. Da chi usa il drone, a chi fa jogging fino a chi si scatta foto o chi si gode il panorama.
È un luogo molto affascinante che richiama persone per le motivazioni più disparate, ma che restituisce un momento quasi mistico quando le colline vengono dolcemente accarezzate dai raggi del sole.
La parte prediletta per scattare foto è quella iniziale, appena superato il tempio Pura Gunung Lebah, quando si iniziano a vedere le prime palme che svettano lungo la passeggiata.
Jalan Subak Sok Wayah, un passeggiata vicino a Ubud
Arriva fino ai margini del centro, dirigendoti verso ovest, subito dopo il Pura Dalem Ubud, troverai una strada che dalla via principale ti accompagna all’interno delle risaie.
Da fuori sembra condurre nei complessi residenziali, il primo budello da percorrere in motorino o a piedi non è per i deboli di cuore. Tuttavia è un tratto corto, presto si apre il meraviglioso sentiero tra palme, strutture per lo yoga e negozi di artisti, tutti caratterizzati dall’essere immersi nella natura.
Il centro, la confusione, il traffico sembrano rimasti su un altro pianeta.
Cammini fra le risaie perdendo la cognizione del tempo, osservando i contadini che lavorano e i ragazzi che fanno tranquille passeggiate. Lungo il percorso troverai hotel, case private, ristoranti, centri, negozi, tutto creato in modo da non rompere l’equilibrio creato dalla natura.
Adoriamo recarci in questo luogo durante il tramonto, quando le tinte dei penetranti tramonti balinesi colorano il cielo e la terra.
È un momento mistico, qui trovi la Bali che ti aspetti.
Il mercato di souvenir di Ubud
Nelle vie principali del centro, ogni giorno, potrai trovare il mercato di souvenir di Ubud, pensato appositamente per i turisti. Si tratta di una lunga via in cui i commercianti espongono la loro merce per permettere ai turisti di portare a casa i loro ricordi da Bali.
Abbigliamento, oggettistica, acchiappasogni, in questa via si trova qualsiasi accessorio si stia cercando.
Alcune volte è possibile contrattare i prezzi, tuttavia ci teniamo a precisare che si tratta di una zona estremamente turistica, per quanto possa rientrare tra cosa vedere a Ubud.
Il mercato locale di Ubud
Ubud non è solamente locali alla moda, ristoranti esotici e templi. È soprattutto vita locale. Benché ci siano zone dell’isola più caratteristiche, anche qui è possibile vedere delle scene di autentica vita locale.
Una di queste si svolge durante il mercato mattutino.
Dalle 6 alle 8 della mattina, all’altezza del mercato di souvenir, si svolge il mercato locale. Se ci andrai vedrai tutti gli abitanti dei dintorni che si muovono frettolosi tra i banchi per acquistare frutta, verdura, fiori, oggettistica e abbigliamento.
In questo mercato, che si snoda sia a bordo strada sia dentro agli edifici, viene venduto veramente di tutto a prezzo da locale.
Tegallalang – terrazze di riso
Vicino a Ubud si trovano alcune delle più belle terrazze di riso di tutta l’isola. Si chiamano Tegallalang e sono caratteristiche proprio per la loro forma a terrazza che sprofonda dentro alla terra.
Ti consigliamo di visitarle all’alba, prima che arrivino troppi visitatori, e goderti i raggi del sole che inondano la vegetazione lussureggiante.
Se vuoi leggere maggiori informazioni su questo luogo, ti consigliamo di leggere l’articolo dedicato alle terrazze di riso Tegallalang che ti spiega nello specifico cosa sono, dove si trovano e come raggiungerle.
Il Tempio dell’elefante – Goa Gajah
Da Ubud è possibile raggiungere in un quarto d’ora il famoso tempio dell’elefante. Pensavamo fosse un luogo turistico che avesse poco da offrire, invece ci siamo dovuti ricredere.
Oltre alla famosa bocca che si vede spesso nelle foto, a colpirci è stata la meravigliosa natura in cui è immerso.
Non sappiamo come fosse il paradiso, ma pensiamo si dovesse avvicinare molto a questo paesaggio.
Non solo Ubud è ricca di templi, ma tutta l’isola. Bali è stata infatti chiamata l’Isola degli Dei per questo motivo.
Kanto Lampo Waterfall
Fra cosa vedere a Ubud non si possono non citare le diverse cascate che si trovano nei suoi dintorni.
La prima è Kanto Lampo Waterfall.
Una gradinata ricavata fra le rocce segna il percorso per raggiungere la cascata principale.
Tutto attorno è natura.
Capita spesso a Bali, dalle strade trafficate, piene di motorini e con i roghi appiccati dai locali, per ritrovarti immerso in una natura che sembra ancora primordiale.
Nonostante tutti i luoghi d’interesse siano stati strumentalizzati ai fini del turismo, lo noterai al botteghino d’ingresso in cui devi pagare 20.000 IDR per entrare, le Kanto Lampo Waterfalls rimangono un luogo abbastanza incontaminato.
Per non trovare fiumi umani di persone che tentano di scattarsi delle foto, ti consigliamo di andare alle cascate entro le 10 della mattina.
La luce è buona e non rischi di rimanere imbottigliato sulle rocce.
All’ingresso ci sono degli armadietti nei quali puoi riporre i tuoi oggetti personali perché, una volta giù, non troverai tanti luoghi in cui sistemarli.
Puoi decidere di lasciarli sulle rocce ma sono umide e rischierebbero di rimanere incustoditi.
Si raggiunge la cascata da uno dei suoi lati, alcuni temerari si lanciano nell’acqua circostante poco profonda per riuscire a salire sulle rocce più centrali e fare qualche foto.
Nonostante sia chiaramente frequentato da turisti, lo scenario è molto affascinante, soprattutto se scegli un orario strategico per visitarle.
Waterfall Sumampan
Il racconto di come abbiamo scoperto questo posto vi farà morir dal ridere. Stavamo cercando delle scene di vita quotidiana per fare qualche scatto nelle campagne attorno a Ubud.
Ci siamo fermati in diversi villaggi e templi, dove alcuni uomini ci avevano chiesto se stavamo cercando le cascate.
Non era quello il nostro obiettivo e abbiamo educatamente declinato l’offerta.
Ad un certo punto, mentre ci stavamo dirigendo verso una meta completamente diversa, abbiamo notato un cartello lungo la strada che indicava delle cascate a 400 m.
Ci è sembrata un’ottima opportunità per vedere qualcosa di poco turistico. Eravamo noi e noi.
Abbiamo girato lo scooter e ci siamo infilati nello stretto stradello.
Siamo arrivati in un piccolo spiazzo che dava su un locale di ristorazione e da cui partiva un sentiero in mezzo alle risaie e alle palme per arrivare, si presume, al fatidico punto in cui si trovavano le cascate.
Più ci immergevamo nella vegetazione, soli, più quell’idea ci sembrava bislacca.
Sentivamo dei rumori nella vegetazione e abbiamo cercato di sbrigarci, finché non si è aperto uno scorcio e abbiamo visto la cascata.
Una strettissima scala cosparsa di formiche ti accompagna fino alla base, anche se non si riesce ad arrivare proprio sotto.
Se vuoi evitare punture di insetti ti consigliamo di premunirti di pantaloni lunghi, non di fare come noi che ci siamo arrivati con la gonna e i pantaloncini corti.
Il luogo era davvero incontaminato ed eravamo solo noi immersi nella natura. È solo richiesta una donazione di 5.000 IDR per accedere, è un luogo abbastanza interessante.
Tegenungan Waterfalls
Molto diverso è ciò che ti si presenterà di fronte alle Tegenungan Waterfalls, un’altra attrazione da citare su cosa vedere a Ubud.
Abbiamo iniziato a scorgere gli autobus da turismo dal parcheggio, ancora prima di arrivare al botteghino d’ingresso nel quale ci hanno chiesto 20.000 IDR per accedere alle cascate.
Il prezzo di per sé non è particolarmente alto, così come sono convenienti i costi dei souvenir che ti accompagneranno fino alle cascate vere e proprie.
Una volta superati i negozi di oggettistica, iniziano le attrazioni pensate per intrattenere i turisti durante il loro percorso nel parco.
Perché è di un vero e proprio parco che stiamo parlando.
Una serie di nidi di uccello in cui scattare foto ti segnalerà il percorso da seguire, fino ad arrivare nella parte bassa da cui si possono ammirare le cascate.
Questa zona assomiglia più ad un parco acquatico che ad un luogo naturalistico.
Installazioni, passerelle, punti per scattare le foto, bar e armadietti per cambiarsi e poter fare il bagno nelle cascate. Mancano solo gli ombrelloni.
La cascata è interessante come veduta, ma decisamente decontestualizzata a causa dell’ambiente circostante.
Proseguendo nella visita si arriva ad una scalinata nella vegetazione che porta ad un punto di osservazione più alto e ad un’altalena. Il problema che, per accedere allo step successivo, è necessario pagare altri 15.000 IDR.
Insomma, per trarre le conclusioni, può essere una visita interessante ma non ci si deve aspettare un luogo naturalistico.
Dove mangiare a Ubud
I ristoranti e i café in cui mangiare a Ubud sono pressoché infiniti e soddisfano qualsiasi gusto, offrendo cucine che provengono da tutto il mondo. Qui ti lasciamo una piccola selezione dei locali che abbiamo amato di più e nei quali siamo tornati molte volte.
Blackbeach – Italian restaurant
Ebbene sì, ci siamo cascati.
Siamo arrivati nel centro di Ubud a ora di pranzo e super affamati.
Abbiamo girovagato un po’ nelle vie però metà locali erano chiusi perché era il primo giorno di Galungan, mentre l’altra metà era piena di turisti.
Abbiamo trovato un tavolino in questo ristorante italiano e cosa ma avremmo potuto ordinare?
Una bella pizza!
Ma dobbiamo essere sinceri. Ci è arrivata la miglior pizza che abbiamo mai mangiato in un Paese straniero.
Anche la pasta non sembrava male. Quindi è un locale consigliassimo per chi vuole spezzare il gusto del cibo balinese e concedersi una piccola pausa in patria.
Il locale è fornito di Wi-Fi abbastanza buono, anche se è un po’ rumoroso data la posizione sulla strada.
The Legend
Avevamo scoperto questo locale durante il nostro primo viaggio a Bali. Non avevano più posto nella parte di locale sulla strada e ci hanno proposto il giardino interno quasi fosse un ripiego.
Si è invece aperto di fronte a noi un meraviglioso giardino in stile balinese nei cui porticati erano stati posti i tavoli.
Tagliava fuori il marasma del centro di Ubud per regalarci una meravigliosa serata romantica.
Non abbiamo potuto evitare di tornarci sia per la perfetta location che per l’ottima qualità del cibo a prezzi abbastanza competitivi, data la posizione.
Nomad
Avevamo trovato questo ristorante, sulla strada principale di Ubud, cercando qualche locale per nomadi digitali.
In effetti la connessione non è male tuttavia il locale è troppo rumoroso perché la strada di fronte è estremamente trafficata.
Il cibo è divino. Abbiamo ordinato un enorme club sandwich che ci ha saziati per tutto il resto della giornata.
In bassa stagione forse è possibile lavorare con il laptop anche in questo locale, ma non quando il centro dell’isola è invaso dal turismo.
Mingle
Lo noterai passando per una delle vie centrali di Ubud. È una grande casa a due piani. in legno, tutta aperta e inglobata nella vegetazione.
Il Mingle è un ristorante molto interessante per passare una serata tranquilla, lontana dall’eccessiva confusione della via principale.
Il cibo locale è buono, hanno diverse proposte di piatti tipici e utilizzano diverse tipologie di carne e pesce per soddisfare tutti i gusti.
Anche i prezzi sono nella norma, considerando la posizione molto comoda al centro. L’atmosfera è piacevole e anche il locale nel complesso.
Cafe Angsa
Tutti i turisti si assiepano nelle vie centrali, perché non andare nella direzione opposta?
Poco fuori dal centro principale, nascosto tra i negozi e un tempio, si trova il Cafe Angsa che abbiamo scoperto per caso durante una passeggiata.
Dalla strada non è molto visibile, è necessario cercarlo.
In compenso è un ristorante molto tranquillo, frequentato da poche persone, ricavato in un patio aperto che, nel lato più esterno, fornisce la vista sulle risaie.
Il cibo è buono e preparato con cura, anche i prezzi sono nella norma per essere a Ubud. Per due portate, un contorno e due bevande abbiamo speso circa 200.000 IDR.
Nel locale sono esposte anche delle foto d’epoca di Bali davvero molto interessanti per vedere com’era l’isola prima che diventasse una delle principali mete turistiche a livello mondiale.
Dove dormire a Ubud
Anche per quanto riguarda gli hotel, Ubud offre alloggi per qualsiasi fascia di prezzo. Tuttavia, proprio perché l’offerta è così vasta, vogliamo farti una lista degli alloggi dove ci siamo trovati meglio:
- CUCU House (consigliatissimo, anche se per raggiungere il centro è necessario il motorino che può essere noleggiato direttamente nella casa)
- AYYE bungalows (centrale)
- Royal Villa Jepun (leggermente fuori dal centro, ma è un piccolo paradiso)
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